Parco della Memoria, discussioni e proposte

Si parlerà anche della proposta, oggetto in passato di vibranti polemiche, del Parco della Memoria di Piazzale Paoli nella seconda assemblea dell’associazione L’Aquila Centro Storico.
I commercianti, professionisti e residenti del centro storico, riunitisi in questa associazione con l’obiettivo di fare massa critica sulle necessità della città, si riuniranno lunedì 1 ottobre dalle 19.45 nella sala del Gssi in viale Francesco Crispi.
Dopo la relazione del presidente, il fotografo Roberto Grillo, all’ordine del giorno c’è la modifica dell’articolo 3 dello Statuto, con la proposta di inserimento della qualifica di “socio simpatizzante” senza diritto di voto, per quanti pur non residenti e non operanti in centro storico, abbiano comunque interesse a partecipare alle attività dell’associazione.
Verranno avanzate proposte sulla formazione di gruppi di lavoro in merito a problemi di decoro urbano e sicurezza, mobilità e parcheggi.
Dalle ore 21 la discussione in merito al progetto della realizzazione del “Parco della Memoria” presso piazzale Pasquale Paoli, con il coinvolgimento dell’amministrazione pubblica e delle associazioni coinvolte e interessate al progetto.
Fece molto scalpore, nel gennaio scorso, la petizione lanciata dai residenti di Piazzale Paoli contro il Parco della Memoria, da realizzare in onore delle vittime del sisma del 6 aprile 2009. Tra parcheggi da realizzare e una memoria – dolorosa e pesante – da mantenere, Piazzale Paoli è
“un luogo pensato e realizzato come parco, che ha negli anni accolto per i giochi e per tante passeggiate i bimbi e i ragazzi che questo quartiere ha visto crescere nella seconda metà del ‘900”
scriveva a inizio anno Maria Rita Acone, residente della zona e studiosa dell’Archeoclub aquilano, ripercorrendo la storia di questo spicchio di quartiere.
“Non sia un monumento acquitrino“: così Maria Grazia Piccinini, la mamma di Ilaria Rambaldi, una delle vittime dei crolli a Piazzale Paoli.
“Non darò mai la mia autorizzazione a mettere il nome di mia figlia su delle targhette da affondare in un’acqua che presto diventerebbe putrida”.