Palazzo dei Combattenti, su il sipario



Presentato il progetto di miglioramento sismico e riparazione del Palazzo dei Combattenti. La Fondazione Carispaq torna in centro storico.
Conferenza stampa questa mattina per la presentazione dei lavori a Palazzo dei Combattenti, dove rientreranno gli uffici della Fondazione Carispaq. Presenti Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq, il presidente della società strumentale FondAqDomenico Taglieri, David Iagnemma, segretario generale della Fondazione e l’architetto Gianna Liberali.
A ripercorrere la lunga storia del Palazzo, il presidente Fanfani, che ha ricordato come la struttura nacque nel 1935, adibita all’assistenza dei combattenti della Prima Guerra Mondiale e le rispettive famiglie. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo esaurì la sua funzione e fu caratterizzato da un “utilizzo misto”, fino all’acquisto da parte della Fondazione Carispaq nel 1997. La Fondazione poi si trasferì a Palazzo Alfieri per tornare nella sede storica nel 2008, poco prima del terremoto.
Da parte sua, il presidente Taglieri ha tenuto a ringraziare quanti hanno sostenuto il progetto di ristrutturazione, annunciando anche l’intenzione di aprire uno sportello della Cassa Depositi e Prestiti presso lo stesso Palazzo.
Prima dei ringraziamenti finali da parte di Iagnemma, che ha sottolineato la grande aspettativa della città sulla riapertura dello storico Palazzo, è stata quindi l’architetto Gianna Liberali a illustrare nel dettagli i lavori del progetto di miglioramento sismico e riparazione del Palazzo dei Combattenti, riportando alla luce il sistema Hennebique, con la rimozione delle sovrastrutture e controsoffitti che nel tempo sono stati inseriti nell’architettura originaria. Un modo per riportare alla luce originaria il Palazzo. Anche la volontà della “non scelta” del colore (bianco) è stata portata avanti per una visione più limpida dell’edificio. Nella stessa direzione opera la scelta dei marmi con le semplici e rigorose geometrie.

Per quanto riguarda il consolidamento, è stato effettuato un massiccio intervento di consolidamento e alleggerimento della struttura. Di ultima generazione – anche per il miglioramento energetico – gli impianti con riscaldamento a pavimento e raffrescamento e ricambio d’aria a soffitto.
Insomma, un palazzo da impianti e funzionalità che posso contare su elementi di ultima generazione, che contemporaneamente riscopre la luce e i colori originari. L’architetto Liberali ha tenuto infine a ringraziare la Soprintendenza e in particolar modo l’architetto Antonio Di Stefano che ha seguito passo passo il progetto.
Nel pomeriggio, prevista la cerimonia di inaugurazione per la quale sono attesi Francesco Profumo (presidente San Paolo e vicepresidente ACRI), Giovanni Sabatini (direttore generale ABI), Giorgio Righetti (direttore generale ACRI) e Gianni Letta, come presidente dell’associazione Civita.