Viadotti A24 e A25, le soluzioni ci sono

All’indomani del crollo del Ponte Morandi, a Genova, tutta l’Italia si è svegliata dal torpore delle coscienze e l’Abruzzo, in primis, ha dovuto fare i conti con i propri viadotti: la situazione è tragica ma non irreversibile.
Durante l’approfondimento del Capoluogo.it di questa mattina, con ospite l’Ing. Giovanni Di Filippo, abbiamo provato ad analizzare la situazione degli oltre 10 viadotti a rischio in regione.
Nel corso dell’intervista appare chiaro come, secondo l’analisi del nostro ospite, la situazione sia grave ma non complessa. Basterebbero, per il più dei casi, interventi di semplice ripristino delle condizioni delle pile e dei pilastri. Interventi che sono chiaramente costosi e che rientrano nella “straordinaria manutenzione” , ma che si sarebbero potuti evitare se i responsabili si fossero occupati della “ordinaria manutenzione”.
Il deperimento dei pilastri avviene per carbonatazione, con i ferri che vengono esposti e rischiano di compromettere così la resistenza della struttura.
Tre sono le soluzioni proposte dal nostro ospite: incamiciamento dei pilastri in crisi, manutenzione ordinaria dei pilastri in buone condizioni e monitoraggio immediato attraverso la posa in opera di sensori.
Nel video potrete trovare analisi e soluzioni: