Cementeria di Cagnano, una storia lunga cent’anni

6 ottobre 2018 | 16:39
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Cementeria di Cagnano, una storia lunga cent’anni

Viaggio nel cuore della cementeria.

E’ una storia lunga quasi cent’anni quella della cementeria sita in località San Giovanni, frazione di Cagnano Amiterno. Era il 1925 l’anno in cui vennero costruiti i primi impianti della cementeria che, oggi, dà lavoro a 72 dipendenti, tra tecnici, impiegati e operai; e a oltre 200 persone coinvolte nelle attività dell’impianto.
In questo sabato autunnale, nonostante la pioggia, cittadini e curiosi sono accorsi per visitare da vicino il sito produttivo.                                                          Una tavola rotonda, all’interno dei locali, per inaugurare, come vuole la tradizione diItalcementi, le giornate “Porte Aperte” in un’ottica di massima trasparenza.

sacci cementir

Cosa succede all’interno di uno stabilimento che produce cemento?

Al microfono del direttore Roberta Galeotti, il viaggio comincia accanto ad Agostino Rizzo, direttore tecnico Italcementi.

Le interviste di Roberta Galeotti

“Il cuore di questo sito è rappresentato dal forno, costituito da una torre che si eleva per 72 metri e confluisce in un tubo girevole di 50 metri. Si tratta di una sorta di reattore chimico che trasforma la materia prima che arriva dalle cave in cemento” – così Rizzo che fornisce numeri caratterizzanti sul cementificio di Cagnano:

“Sono quattro i prodotti della cementeria distribuiti in Abruzzo, Marche e Lazio. Sono 500 le  tonnellate che costituiscono la capacità produttiva annuale.
300, le persone coinvolte nell’attività dell’indotto, tra dipendetti diretti e indiretti”.

Oltre il forno, nei locali c’è la sala di controllo: qui un presidio fisso, composto da 4 operatori a turno, che lavorano ininterrottamente per gestire tutto il processo produttivo fatto anche di informazioni che giungono dal campo.

I Css come risorsa energetica

L’attenzione si sposta sui Css, ovvero sui combustibili solidi secondari, che tanto hanno fatto discutere nei mesi scorsi. Il Css derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani sono “una risorsa energetica” – spiega Angelo Monti, respondsabile dell’Ambiente della struttura.

“L’utilizzo del Css, composti da rifiuti non pericolosi e non diversamente valorizzabili, che altrimenti verrebbero destinati alle discariche oppure agli inceneritori. E’ quindi una alternativa al consumo di combustibili fossili non rinnovabili”.

cementeria cagnanosindaco di Cagnano, Di Martino

Il sindaco Iside Di Martino, in prima linea negli ultimi mesi e messa alla prova dalle polemiche circa il sito: “Il questo territorio c’è una realtà industriale che rappresenta un vero e proprio indotto economico, su cui spesso si è parlato senza cognizione di causa. Oggi è un momento importante grazie all’open day che ribadisce e mostra da vicino la nostra cementeria”. (di Francesca Marchi e Roberta Galeotti)