Autostrade A24 e A25, il nodo dei 200 milioni per la sicurezza

8 ottobre 2018 | 07:06
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Autostrade A24 e A25, il nodo dei 200 milioni per la sicurezza

Autostrade A24 e A25, polemiche sui 200 milioni per metterle in sicurezza: non si tratta di nuovi fondi bensì di risorse già stanziate nel FSC 2021-2025.

Opposizione in rivolta: “Ancora una volta sarà l’Abruzzo a pagare il conto del Governo, un conto salatissimo, circa 200 milioni di euro, che saranno sottratti ai nostri Comuni”, dice il segretario regionale del Pd Abruzzo, Renzo Di Sabatino

È sul fronte della gestione del FSC – fondo sviluppo e coesione 2021 – 2025 – che si consuma l’ultimo scontro politico, accesissimo.

“Il Governo giallo-verde – dice Di Sabatino in una nota – dopo aver cancellato il bando per le periferie, adesso, con un colpo di spugna, porta via ai nostri enti le risorse del Masterplan, poiché ha deciso di togliere all’Abruzzo 200 milioni di euro grazie ai quali circa 250 enti, tra Comuni e Province abruzzesi, avevano già iniziato la fase di progettazione e apertura cantieri. Stiamo parlando di 77 macro-interventi, di 295 opere strategiche per la crescita, la valorizzazione e la promozione del territorio abruzzese che saranno bloccate”. 

La senatrice Pd Pezzopane annuncia battaglia mentre così rispondono i 5Stelle abruzzesi:

“Davanti a un governo che impegna fondi e risorse per la messa in sicurezza delle autostrade che collegano l’Abruzzo a Roma, c’è chi diffonde l’ennesima fake news e propone solo attacchi strumentali. I finanziamenti che per legge sono stati previsti non possono in alcun modo andare perduti in virtù del fatto che sono vincolati da impegni istituzionali. Il ministro Toninelli – proseguono – si sta muovendo in prima persona, mettendoci la faccia, ma dall’altra parte invece c’è chi vuole che in Abruzzo ci si fermi dietro discussioni sterili e di posizionamento politico. Per una volta i nostri avversari politici la smettano di essere anche avversari dei cittadini e pensino al bene comune”.

La questione della sicurezza delle autostrade abruzzesi A24 e A25 è diventata di scottante attualità dopo il servizio delle Iene, andato in onda domenica scorsa: un servizio choc nel quale si evidenziava la presenza di pezzi di calcestruzzo che si staccavano, ferri arrugginiti e che si rompevano facilmente fra le mani dell’ingegnere.

Venerdì 5 ottobre la visita ispettiva da parte del ministro Toninelli,  in Abruzzo per verificare personalmente le condizioni dei piloni dei viadotti autostradali . Una visita ripetuta anche il giorno successivo, sabato.

Alla presenza di tecnici del Ministero, del dirigente della Vigilanza sulle concessioni autostradali e degli inviati delle Iene, venerdì Toninelli ha visto con i suoi occhi lo stato dei viadotti abruzzesi. A riprendere il tutto, le telecamere de Le Iene che, sul loro sito, mostrano le fotografie del sopralluogo: nella puntata di ieri sera non è andato in onda alcun servizio sul tema.

E’ in quell’occasione che il ministro ha spiegato che il concessionario ha già a disposizione 50 milioni per la messa in sicurezza e altri 142 milioni saranno stanziati nei prossimi anni.

Sul punto, a fare chiarezza, interviene Cristina Gerardis, ex direttore generale in Regione Abruzzo. L’Abruzzo, in soldoni, non perde 200 milioni già impegnati, non c’è nessuno scippo, bensì un modo per impiegare in tempi stretti denaro pubblico sino a ora solo scritto sulla carta di un provvedimento nella messa in sicurezza delle autostrade

“L’unico presupposto per rimodulare è che non vi siano, sino ad oggi, sulle risorse da rimodulare, impegni giuridicamente vincolanti: circostanza questa accertata dagli uffici competenti prima di scrivere una norma di copertura come quella del decreto. Cosa vuol dire? Che in questo momento quella parte di risorse stanziate sul Masterplan Abruzzo sono state sì destinate a progetti, ma mancano vincoli, obbligazioni tali da poterli considerare soldi impegnati; 
Proprio perché le autostrade abruzzesi e laziali sono infrastrutture dello Stato e non regionali si utilizzano soldi dello Stato per metterle in sicurezza: il FSC è un fondo dello Stato, ripartito ta le Regioni con precisi vincoli: ma ci sono evidentemente delle priorità di sicurezza dei cittadini, in questo caso, da tenere presenti. Quelle risorse che le Regioni ad oggi non abbiano ancora nemmeno iniziato non dico a spendere ma a impegnare ben possono essere destinate sulle autostrade”. 

Polemiche politiche a parte, nel fine settimana appena trascorso, e sull’onda di quanto accaduto a Genova, si è posto l’accento sulla necessità o meno di chiudere al traffico i tratti con i viadotti più a rischio: sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, Macchia Maura in località Bugnara (dove si è recato il ministro) ma anche Palazzo e Cocullo, già oggetto della puntata de Le Iene.

“Nessuna chiusura al traffico pesante” ma solo limitazioni peraltro “al vaglio” ma “da attuare di concerto con il ministero” dei 10 viadotti tenuti sotto particolare osservazione per le preoccupazioni sulla sicurezza espresse da tecnici e istituzioni, compreso quello ‘Macchia Maura’ in località Bugnara.

È questa, secondo fonti interne a Strada dei Parchi Spa, la concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25, la strategia della stessa società per affrontare la questione sicurezza, anche alla luce del richiamo di sabato di Toninelli che invita Sdp a chiudere o limitare il traffico sul viadotto nell’ area peligna.

La “misura massima” da adottare sempre d’intesa con il ministero è l’obbligo, sempre per gli autocarri, di utilizzo della corsia centrale nei 10 viadotti: in concomitanza con le verifiche ancora in corso e nell’imminenza dell’inizio dei lavori proprio per la messa in sicurezza dei viadotti.

Gli sviluppi della vicenda dei pedaggi autostradali sulla A24 e A25 saranno, intanto, al centro della conferenza stampa che il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ha convocato per stamattina a Pescara.

Con il presidente vicario sarà presente il direttore generale della Giunta regionale, Vincenzo Rivera: annunciate “importanti novità sul fronte della vertenza pedaggi autostradali”