
Sulmona, il pino secolare che “veglia” sull’acquedotto sarà tagliato.
Sarà sacrificato in nome della riqualificazione del centro storico, i cui lavori sono iniziati ieri.
I lavori, per complessivi 300mila euro, rientrano nel progetto di riqualificazione del centro storico contenuto nel Piano Triennale delle opere pubbliche.
Sarà sacrificato in nome della riqualificazione del centro storico, i cui lavori sono iniziati ieri.
I lavori, per complessivi 300mila euro, rientrano nel progetto di riqualificazione del centro storico contenuto nel Piano Triennale delle opere pubbliche.
Una riqualificazione che, in nome del bene pubblico, sacrificherà il maestoso albero che sovrasta da sempre l’acquedotto medievale lungo il margine occidentale di Piazza Garibaldi.
Il taglio pare necessario perché a Piazza del Carmine deve essere realizzata una nuova pavimentazione con lastre di porfido con riqualificazione del verde e addirittura lo spostamento più centrale della fontanella già esistente.
Secondo l’Assessore alle Opere Pubbliche Nicola Angelucci le motivazioni del taglio dello storico albero andrebbero ricercate nell’inclinazione dello stesso, causa di preoccupazione.
Gli fa eco il consigliere comunale Elisabetta Bianchi dalle sue pagine social sulle quali spiega che «Al momento manca la progettualità e la gara sulla SISTEMAZIONE DEL VERDE, per cui l’area, che perderá inesorabilmente i suoi connotati, verrà restituita spoglia. È segno di buona amministrazione?» e illustra il progetto aggiungendo «Un progetto incomprensibile che prevede una diversa distribuzione degli spazi verdi, lo spostamento della fontanella ed un nuovo, discutibile allestimento degli arredi urbani (panchine e cestini) nonché l’eliminazione delle piante ora presenti ivi compreso il pino che svetta sull’acquedotto medievale.»
Nel frattempo montano le proteste dei cittadini che si interrogano sul perché non si intervenga con la stessa solerzia sulla villa comunale, ormai ricoperta da una vegetazione più che esuberante.
Gli abitanti di Sulmona iniziano a protestare sui social animati dallo stesso timore del consigliere Bianchi: non vogliono in alcun modo che l’area circostante piazza Garibaldi e l’acquedotto venga snaturata o perda elementi così peculiari e simbolici come il pino secolare.
Foto tratta da ReteAbruzzo.com