Autostrade, salvi i fondi del Masterplan

Riunione in Regione con sindaci e parlamentari sulla messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, annunciata modifica al Decreto Genova.
Il Decreto Genova verrà modificato in Parlamento per evitare che i fondi per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 vengano prelevati direttamente dal Fsc già assegnato alla Regione Abruzzo.
“Si è trattato di un errore del Ministero dei Trasporti”: così la deputata dem Stefania Pezzopane, al termine dell’assemblea convocata dalla Regione Abruzzo con i parlamentari di tutte le forze politiche e tutti i sindaci interessati dalle opere che verrebbero meno se passasse lo scippo del ministro Toninelli.
Un errore “indotto, però, dalla delibera di Giunta regionale 499 del 9 luglio scorso” sottolinea la consigliera 5 stelle Sara Marcozzi, assicurando che il Decreto Genova verrà modificato in Commissione ambiente alla Camera dei Deputati.
«Negli interventi degli esponenti del M5s è emerso chiaramente che si è trattato di un errore del ministero dei Trasporti” dice Pezzopane “tant’è che hanno anticipato la volontà di risolvere il problema in Parlamento, restituendo le risorse scippate. Prendiamo atto che, sebbene tardivamente, il M5S abbia riconosciuto il danno subito dagli abruzzesi, da noi subito denunciato. A questo punto, volete rimediare all’errore? Benissimo, allora votate i nostri emendamenti, oppure presentate i vostri. Ma sia chiaro che vanno restituiti fino all’ultimo euro i soldi ai comuni e alla Regione».
«Una volta ribadite le responsabilità del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle e del pastrocchio da loro creato, – ha aggiunto il consigliere regionale Mauro Febbo – è urgente intervenire e garantire la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 attraverso la salvaguardia delle risorse già inserite nella programmazione del Masterplan. Riteniamo che la soluzione ottimale su cui bisogna lavorare è la modifica immediata del Decreto Genova con un coefficiente paritario di impegno tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio e con il taglio lineare dell’1% dell’intero fondo destinato alle Regioni, a cui vanno sommati i 111 milioni già disponibili ma bloccati da una causa tra l’Anas e il Governo. Questa è la nostra proposta seria e soprattutto realizzabile sulla quale il Governo regionale e quello nazionale devono lavorare da subito senza perdere ulteriore tempo. Una proposta concreta che è stata ampiamente condivisa dall’intera assemblea di sindaci e dagli amministratori locali presenti all’incontro».