
Privacy su Facebook: chi non è nostro amico può spiarci lo stesso. Nonostante le limitazioni che possiamo impostare nel nostro profilo personale, utenti che non abbiamo tra gli amici possono vedere i nostri dati e le nostre foto.
Le Iene colpiscono ancora. Stavolta con un servizio sulla privacy e sulle limitazioni al pubblico dei dati che forniamo a Facebook.
Nonostante le limitazioni che possiamo impostare nel nostro profilo personale, utenti che non abbiamo tra gli amici possono vedere i nostri dati e le nostre foto con una semplice combinazione di comandi.
Non stiamo dunque parlando della pagina pubblica o ma del profilo personale.
I dati che possono essere spiati sono foto, luoghi che visitiamo e in cui ci registriamo, abitudini, spostamenti ed eventi a cui partecipiamo, like messi ai vari post e addirittura i commenti che scriviamo.
Il bypass nella privacy
Come è possibile tutto ciò?
«C’è un bypass nella privacy di Facebook – spiega nel servizio Stefano Fratepietro, esperto di sicurezza informatica interpellato dalla iena Matteo Viviani -. Informazioni e foto che dovrebbero essere interdette sono visibili se gli amici che ci taggano hanno impostazioni privacy inferiori alla nostra.»
È possibile rintracciare un utente facebook e le sue foto se sono pubblicate anche su altri profili.
«In pratica, se io vengo taggato in una foto da un altro utente che ha un profilo con meno limitazioni, i post in cui sono presente sono rintracciabili, sempre grazie a una combinazione di comandi.»
Non siamo comunque al sicuro
Quindi, anche se abbiamo la privacy del profilo personale al massimo, non siamo comunque al sicuro.
Per blindare il proprio profilo bisognerebbe chiedere anche agli altri utenti, che condividono informazioni con noi, di blindare anche il loro profilo, alzando i livelli di limitazioni della privacy.