TvUno, un dolore che riaffiora

15 ottobre 2018 | 09:26
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TvUno, un dolore che riaffiora

TvUno, a cena fra colleghi riaffiora il dolore per un sopruso subìto da ragazza. “Nessuna deve sentirsi sporca per colpa di un viscido”

di Roberta Galeotti

Tanti affiatatissimi tra loro, altri neanche si conoscevano.

Questa occasione di vedere i tanti volti che hanno attraversato il piccolo schermo, che ha scritto la storia televisiva di questa città, mi ha riportato indietro negli anni a quando, nel 1991, non so per quale coincidenza, mi ritrovai a fare un provino per TVUNO.
L’editore a quell’epoca era Enrico Vittorini e la redazione si trovava a Pettino, in via Australia.
Avevo 21 anni e studiavo lingue all’università.

TvUno, il debutto

Ho trascinato in quell’improbabile provino una mia cara amica di quei tempi ,Giusi Fonzi ,e insieme prestammo il viso ad un book fotografico all’anfiteatro Amiternum.
Ancora conservo quelle foto bellissime di Franco!
Abbiamo superato il provino entrambe e siamo state scritturate.
Abbiamo iniziato con il Tg della sera.
Non so quanto tempo sia passato dal mio debutto, qualche mese forse, so solo che la mia sfida, pur piacendomi, fu bruscamente interrotta da un rude attempato che frequentava la redazione, che tentò un goffo approccio.

Mentre ero intenta a preparare il tg in redazione, una sera tirò i suoi tentacoli su di me e cercò di sedurmi.
Sedurmi… alla soglia dei miei 47 anni ritengo che seduzione sia tutt’altra cosa.

Tentò di abbracciarmi, toccarmi e baciarmi inchiodandomi alla scrivania.
Lo allontanai con fermezza, ma tanto fece che io mi sentii talmente sporca, sbagliata e offesa da quel gesto che mi ritrassi e abbandonai senza indugio, ne spiegazioni, l’esperienza in tv.
La vita mi ha portato a ripercorrere quella strada e a diventare giornalista con vent’anni di ritardo.
Si vede che quella fosse proprio la mia strada!

L’importanza della denuncia

Guardandomi indietro mi rammarico di non aver avuto la forza di alzare il dito contro quel vile marpione e di non averlo denunciato ai vertici della Tv.
La rabbia mi assale quando penso che in queste situazioni non può essere la ragazza a sentirsi mortificata e a doversi vergognare!
Mi sono lasciata condizionare dal disagio e ho permessi che un comportamento riprovevole intralciasse la mia vita in modo così significativo!
Quell’uomo mi fa pena… e ribrezzo!
Anche se l’ho rincontrato tante volte, l’ho salutato e lo annovero tra gli ‘amici di Facebook’.
È un poveraccio!

Quante ragazze avrà infastidito nella sua vita!
Dalla sua, come al solito in distrazioni analoghe, non avrà dato importanza a quel gesto, perché per molti uomini è sufficiente essere attratti da una donna (da una bambina!) per sentirsi autorizzati a provarci. Anche quando la ragazza ha 20 anni di meno.
Anche quando la ragazza è una giovane sprovveduta.
Ebbene non è così.

Mi sono talmente vergognata di quella situazione che ho lasciato la redazione senza spiegazioni e senza riuscire più a metterci piede.
Mi sono sentita talmente sporca che ho pianto per giorni e i miei genitori si sono sentiti più mortificati di me dell’accaduto!

Quale sarebbe stata la mia storia se avessi continuato a lavorare a TvUno?

Avrei capito a quel tempo che la mia strada sarebbe stata il giornalismo?

Non avrò mai una risposta… ma questa domanda mi è esplosa in testa ieri sera, mentre negli ultimi 10 anni, cioè da quando ho rincrociato la strada del giornalismo, timidamente mi riaffacciavo ogni tanto indietro a quella brutta sera!

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TvUno, WorkInAq

Sono tornata a TvUno come direttore del Capoluogo nel 2012, quando Giosafat Capulli mi ha generosamente offerto lo spazio di una trasmissione: WorkInAq.
Ho iniziato a registrare le puntate proprio con Francesca Marchi, la splendida giornalista che dal 2015 condivide la redazione del Capoluogo con me ed Eleonora Falci, un’altra incredibile ex giornalista di TvUno.

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Nessuna mai

Insomma, non avrei mai immaginato che una cena tra tanti volti noti, ma fondamentalmente persone a me sconosciute, mi provocasse un tale scombussolamento di ricordi.
Faccio coming out oggi, perché non è giusto che un porco incida sulla vita di una giovanissima, senza rispondere delle proprie responsabilità! Racconto questa cosa oggi, perché nessuna ragazza debba sentirsi sporca per colpa di un viscido.
Perché nessuno deve tenersi dentro una tale violenza!
Perché di violenza si tratta… e non sempre, e non tutte hanno la forza di liberarsi da quell’abbraccio mortale!