Molestie in tv, sindacato giornalisti si mobilita

17 ottobre 2018 | 08:04
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Molestie in tv, sindacato giornalisti si mobilita

Aprire uno sportello anti molestie al quale sarà possibile rivolgersi: la proposta del sindacato giornalisti dopo la denuncia di Roberta Galeotti

Dopo l’episodio di molestie raccontato dalla giornalista Roberta Galeotti, subìto quando lavorava negli anni ’90 nella redazione di TvUno, il sindacato giornalisti si mobilita e fa questa proposta.

“Il timore di denunciare fa ancora il paio con la paura di perdere il posto, con lo stigma sociale, ancora forte, dell’ “un po’ se l’è cercata”: il sindacato vuole impegnarsi per rivendicare uguaglianza nei diritti all’interno dei luoghi di lavoro, ma vuole ancor più essere punto di riferimento per tutte quelle colleghe che dalle redazioni sono fuori e sono più deboli e più esposte ai ricatti.

Sulle molestie la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa sta lanciando una forte campagna di impegno e sensibilizzazione, per cambiare un modello culturale ancora fortemente ancorato al silenzio e alla rimozione.”

Esprimendo solidarietà alla direttrice de Il Capoluogo, in una nota il Sindacato sottolinea:

“Del racconto di Roberta colpiscono due cose, la durezza e la solitudine. Per questo il Sindacato dei giornalisti abruzzesi, anche con la sua Commissione Pari Opportunità, non vuole fermarsi alla doverosa e sincera solidarietà nei confronti della collega. Il tema delle violenze, materiali e psicologiche, all’interno delle redazioni richiede oggi un nuovo impegno e un’azione concreta: la volontà è quella di aprire uno sportello antimolestie, al quale sarà possibile rivolgersi per avere un sostegno in un percorso di emersione e di denuncia che resta difficile da affrontare”

La nota completa

La cosa più difficile, per una giornalista, probabilmente è raccontare sé stessa. La collega Roberta Galeotti, direttrice del giornale online ilcapoluogo.it, ha trovato il coraggio di farlo quando, dopo più di vent’anni, si è trovata a fare i conti con il ricordo delle molestie subite all’interno degli studi di un’emittente privata aquilana, TvUno.

Un’esperienza traumatica, risolta con il rifiuto nei confronti dell’uomo e con l’abbandono di quell’esperienza professionale, che era appena agli inizi.

Del racconto di Roberta colpiscono due cose, la durezza e la solitudine. Per questo il Sindacato dei giornalisti abruzzesi, anche con la sua Commissione Pari Opportunità, non vuole fermarsi alla doverosa e sincera solidarietà nei confronti della collega. Il tema delle violenze, materiali e psicologiche, all’interno delle redazioni richiede oggi un nuovo impegno e un’azione concreta: la volontà è quella di aprire uno sportello antimolestie, al quale sarà possibile rivolgersi per avere un sostegno in un percorso di emersione e di denuncia che resta difficile da affrontare.

Il timore di denunciare fa ancora il paio con la paura di perdere il posto, con lo stigma sociale, ancora forte, dell’ “un po’ se l’è cercata”: il sindacato vuole impegnarsi per rivendicare uguaglianza nei diritti all’interno dei luoghi di lavoro, ma vuole ancor più essere punto di riferimento per tutte quelle colleghe che dalle redazioni sono fuori e sono più deboli e più esposte ai ricatti.

Sulle molestie la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa sta lanciando una forte campagna di impegno e sensibilizzazione, per cambiare un modello culturale ancora fortemente ancorato al silenzio e alla rimozione.