Nona Leopolda, ma senza Martino

22 ottobre 2018 | 14:32
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Nona Leopolda, ma senza Martino

Quest’anno Antonio Martino evita l’imbarazzante palco della Leopolda, ma le elezioni europee potrebbero fare da collante per un nuovo “grande centro”.

Nonostante sia Pescara, Antonio Martino è riuscito a farsi eleggere Deputato nel collegio aquilano lo scorso 4 Marzo, suscitando non poche reazioni negative negli ambienti di centrodestra a L’Aquila vista la sua amicizia con Matteo Renzi e la sua partecipazione alla Leopolda del 2014.

Martino, non solo imprenditoria.

Non era presente quest’anno alla Leopolda, ma nel centrosinistra in molti si sono chiesti se alla fine sarebbe passato a salutare gli ormai ex compagni. Antonio Martino non è solo un imprenditore di successo, ma è un politico di vecchia data: da giovane è stato segretario regionale dei Giovani Popolari quando Matteo Renzi lo era in Toscana. Sembrerebbe che la loro amicizia sia nata proprio in quel periodo. Il padre, Carmine Martino, si occupava delle liste della Margherita ed era molto vicino a Franco Marini, ex presidente del Senato. Insomma, Antonio Martino mastica politica fin da ragazzino e non è un caso se oggi in Forza Italia, con pochi mesi, sia riuscito di fatto a commissariare il coordinatore regionale Nazario Pagano.

Il patto del Nazareno esiste ancora?

Un profilo trasversale, il suo, che di fatto potrebbe essere un anello solido della catena che negli ultimi anni sta legando due partiti che sembrano essere sempre più vicini politicamente: Forza Italia e il Partito Democratico. Un “grande centro” democratico e moderato che potrebbe nascere proprio in vista delle prossime elezioni Europee che vedranno a maggio un fronte populista che guarda come leader Matteo Salvini ed un mondo moderato, che potrebbe vedere, anche da sinsitra, in Antonio Tajani il giusto compromesso per tutelare le proprie posizioni moderate e progressiste. L’Abruzzo, con Antonio Martino, potrebbe essere il protagonista del nuovo patto del Nazareno.