ZPS e SIC, nessun rischio per il Gran Sasso

Nessun rischio per la richiesta di riperimetrazione dei Sic e delle Zps del Gran Sasso. «Quanto affermato dall’associazione “Italia Nostra” ha come unico intento quello di fuorviare l’opinione pubblica e gettare ombre sull’approvazione in giunta della petizione promossa da “Progetto Montagna”.» dichiarano Scimia e Liris.
«Quanto affermato nel comunicato stampa firmato dall’associazione “Italia Nostra” ha come unico intento quello di fuorviare l’opinione pubblica e gettare ombre sull’approvazione in giunta della petizione promossa da “Progetto Montagna”.» così dichiarano in una nota Leonardo Scimia e Guido Quintino Liris, rispettivamente Consigliere Comunale e Vice sindaco dell’Aquila.
«La segnalazione inviata al Ministero da parte dell’associazione ambientalista fa riferimento alle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) sebbene sul Gran Sasso queste non siano presenti: al momento, infatti, la montagna aquilana ha solo Siti di Interesse Comunitario (SIC), zone per le quali il Comune dell’Aquila, tramite Delibera di Giunta N. 374 del 20/09/2018, ha deciso di avviare l’iter affinché vengano rimodulate, in quanto ritenute inefficaci rispetto i loro obiettivi e controproducenti per lo sviluppo della Montagna.»
«Siamo consapevoli delle potenzialità del Gran Sasso e di ciò che serve per portarlo ai livelli che merita, al contrario del passato noi vogliamo arrivare a dei risultati concreti per le popolazioni pedemontane e per la città intera.» proseguono.
«Con la rimodulazione a saldo zero non cambierà l’estensione delle zone protette ma semplicemente verrà spostata la posizione del Sic da alcune aree già antropizzate ad altre incontaminate che rispettano veramente i principi delle direttive “habitat” e “Natura2000”.»