Terminal bus, la questione in Consiglio

Prosegue la mobilitazione contro lo spostamento del Terminal bus di Roma da Tiburtina all’Anagnina. La questione arriva in Consiglio comunale.
«Abbiamo presentato come gruppo consiliare L’Aquila Futura un ordine del giorno urgente che verrà discusso nel Consiglio comunale di lunedì, con oggetto: ‘No alla delocalizzazione dell’Autostazione Tiburtina per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali ed internazionali all’interno del nodo Anagnina’». Così i consiglieri Luca Rocci e Roberto Santangelo, con l’assessore Francesco Bignotti che spiegano: «Si tratta di un’altra azione concreta a difesa dei diritti di tutti i cittadini aquilani, che segue la campagna firme che stiamo conducendo in questi giorni e che sta riscuotendo, sin dalle prime ore, un gran numero di adesioni. Questo ordine del giorno ha come obbiettivo quello di far si che il sindaco possa farsi portavoce presso la giunta capitolina di modificare la propria delibera di giunta n°189 del 16 ottobre 2018 con la quale il Comune di Roma approvava la Delocalizzazione dell’Autostazione per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali ed internazionali all’interno del nodo Anagnina. Ci teniamo a precisare che oltre ai cittadini aquilani saranno penalizzati anche tutti i pendolari che dalla Regione Abruzzo che si muovono verso la Capitale, per cui questa è una battaglia del territorio. Ancora una volta dimistriamo che il concetto di città-territorio non rimane solo si carta, ma quotidianamente viene messo in pratica».
Sulla questione, anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci: «Non bastano generiche rassicurazioni, che le notizie di oggi tra l’altro smentiscono in modo evidente. È necessaria la granitica sicurezza che il Terminal degli autobus delle linee provenienti dall’Abruzzo a Roma sia mantenuto a Tiburtina. Sarebbe paradossale che in una fase storica in cui l’Abruzzo deve lottare per l’accessibilità economica dei pedaggi autostradali, il cui costo eccessivo di fatto costituisce un ostacolo ai collegamenti con la capitale, sia sottratta anche la possibilità di arrivare a Roma in tempi sostenibili attraverso il servizio degli autobus. Ripeto, non bastano le generiche rassicurazioni, è necessaria una mobilitazione ma anche e soprattutto il contributo, che può essere decisivo, dei rappresentanti territoriali abruzzesi, parlamentari e consiglieri regionali, che appartengono allo stesso movimento che a Roma è al governo. Tante volte, negli ultimi anni, la fase storica ha imposto di prendere le distanze ed anteporre gli interessi territoriali rispetto a quelli di partito, perché era giusto, perché era dovuto, perché L’Aquila e l’Abruzzo non potevano adeguarsi alle logiche della ragion politica, troppo avevano già subito dalle calamità e dalle disattenzioni. Allo stesso modo, oggi, alla presa di posizione e alle iniziative parlamentari (è necessario un distinguo anche da tutti i deputati e senatori abruzzesi che sostengono l’esecutivo, compresi quindi quelli della Lega) e del governo regionale si deve unire quella del Movimento Cinque Stelle abruzzese, per una battaglia che deve essere soprattutto per l’Abruzzo».