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Fermate bus, Consiglio comunale a Tiburtina

9 novembre 2018 | 12:25
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Fermate bus, Consiglio comunale a Tiburtina

I capigruppo aquilani vogliono fare un Consiglio comunale alla stazione Tiburtina, in adesione alla manifestazione contro lo spostamento della fermata all’Anagnina.

Questa mattina durante la conferenza dei capigruppo è stata votata all’unanimità la proposta avanzata Stefano Albano e Stefano Palumbo di fare il Consiglio comunale lunedì mattina a Tiburtina. L’idea proposta in adesione alla manifestazione contro lo spostamento della fermata bus all’Anagnina. Come spiega lo stesso Albano, «sarebbe un segnale formidabile, il Consiglio comunale nella sua interezza che aderisce in forma unitaria alla manifestazione per rafforzarla e aumentarne la risonanza. In questo momento il Presidente del Consiglio comunale Tinari sta studiando le modalità per realizzare tale importante scelta. Ringrazio i consiglieri di entrambi gli schieramenti che hanno sostenuto questo indirizzo. Lunedì mattina, il posto di noi consiglieri comunali è al fianco dei nostri concittadini che manifesteranno in difesa del futuro del nostro territorio».

La riunione è stata aggiornata a oggi pomeriggio per verificare la possibilità di effettuare il Consiglio “in trasferta”, diversamente tutti i consiglieri parteciperanno comunque alla manifestazione e il Consiglio slitterà al pomeriggio.

Intanto il sindaco Biondi attacca: «Se la sindaca Raggi non vuole i pendolari dall’Abruzzo, vorrà dire che la nostra regione non accoglierà più i rifiuti da Roma. La decisione della giunta capitolina – ha proseguito il sindaco Biondi – andrà a determinare, come sottolineato da più parti, un grave danno per i numerosissimi pendolari che, quotidianamente, dall’Abruzzo si spostano alla volta della capitale, dati gli inaccettabili tempi di percorrenza (oltre 30 minuti) che occorrono, dalla stazione Anagnina, per raggiungere il nodo della Tiburtina. Una situazione che produrrà, come inevitabile conseguenza, il nostro isolamento, con pesanti ripercussioni non solo per i pendolari ma anche in termini di ricadute sull’economia e sul turismo. A questo punto – l’affondo del primo cittadino – chiederò alla Regione Abruzzo, qualora non ci fosse un dietro front da parte della sindaca Raggi, di non accettare più i rifiuti provenienti dalla capitale. Ricordo infatti che l’Abruzzo tese una mano alla giunta capitolina, in piena emergenza rifiuti, accordando la propria disponibilità al trasferimento. Se però lei non vuole i nostri pendolari – ha concluso Biondi – vorrà dire che noi diremo no alla sua spazzatura».