Il racconto dei volontari aquilani in Veneto





Il racconto dei volontari aquilani ed abruzzesi che sono partiti per l’emergenza in Veneto con la Colonna Mobile Abruzzese della Protezione Civile e VAB
Sono quattro i volontaripartiti dall’Aquila in direzione Veneto, insieme ai volontari del teramano e di Tagliacozzo. Tutti membri del VAB Abruzzo (Volontari Antincendio Boschivo).
Abbiamo intervistato con il Capoluogo.it il Responsabile Abruzzese del VAB e Presidente dell’Ass.ne di Prot. Civ. Pivec L’Aquila, Thomas Malatesta.




“La Pivec aquilana, con i suoi distaccamenti abruzzesi, fa parte del coordinamento regionale VAB e siamo inseriti nella Colonna Nazionale dei volontari. Siamo stati attivati direttamente dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con l’allerta arrivata alle 5.30 di mattina. Con le nostre squadre abbiamo attivato la macchina dei soccorsi abruzzese del VAB, già in pre allerta, ed insieme ai volontari di Tagliacozzo e del Gran Sasso d’Italia, la Pivec è intervenuta in Veneto ed ha gestito la logistica per far arrivare e procurare ai volontari idrovore e motosoghe.”
“Siamo intervenuti a Taibon Agordino, Veneto – racconta Felice Flati, uno dei volontari aquilani – e ci siamo resi conto immediatamente della grande intensità del disastro ambientale. Il nostro intervento è stato dedicato in particolar modo alla disostruzione delle condotte di captazione dell’acqua, che sono delle briglie che servono per incanalare l’acqua e non far fare danni alle abitazioni. Con l’alluvione queste condotte si sono riempite di detriti e fango portati dalla montagna. Abbiamo collaborato con i Vigili del Fuoco per rimuovere questi detriti ed insieme al Comune abbiamo aperto le strade in montagna per arrivare ai ripetitori. A forza di motoseghe ed escavatore siamo riusciti a raggiungere i ripetitori isolati che avevano tagliato fuori dalla comunicazione centinaia di persone.”




“La situazione sul territorio è devastante, a livello naturalistico si è perso moltissimo. Grazie a Dio – continua il volontario – non ci sono stati morti e questo è dovuto ad un violentissimo incendio che nei giorni precedenti aveva portato all’ evacuazione totale della valle per permetterne lo spegnimento. Senza questa coincidenza, siamo convinti che il bilancio sarebbe potuto essere differente.”
“Per noi – conclude Flati – è stato davvero importante partecipare a questo intervento. E’ stato come ricambiare dopo dieci anni l’aiuto che il Veneto ed il Trentino avevano portato a L’Aquila nel sismadel 2009.”