Gran Sasso, scompare la recinzione

Lo specchio del Gran Sasso, il Lagone, è tornato finalmente alla sua naturalità con la rimozione delle recinzioni poste intorno al lago poco più di un anno fa
Dopo dodici mesi non ci si pensava nemmeno più, ma oggi è arrivata la bella notizia della rimozione della recinzione installata attorno al lago Pietranzoni. Oggi lo ammiriamo così: libero e pulito da quanto di artificiale vi era stato installato.
Lago Pietranzoni con Corno Grande e Monte Prena riflessi
Le proteste anti-Parco
Il Capoluogo.it ve ne aveva parlato ampiamente dopo le polemiche sollevate da molti amanti della montagna. Questa oasi che è sicuramente tra le meraviglie più fotografate di Campo Imperatore è stata “vittima” dei lavori progettati e realizzati dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga nell’ambito degli interventi dettati da Life Praterie. “La progettazione delle recinzioni a tutela dei laghi di Pietranzoni e Fossa di Paganica, con la contestuale ristrutturazione degli abbeveratoi ad essi collegati, e del Lago Racollo, già effettuata in via sperimentale allo scopo di proteggerne l’importante habitat” – si leggeva nelle motivazioni di tali interventi.
La tutela del ‘tritone crestato’, ovvero una salamandra che rientra nelle specie protette, era tra i motivi di tale decisione. Sembra essere lo stesso copione della questione spinosa dell’illuminazione notturna della seggiovia che da Fonte Cerreto porta ai piedi del Gran Sasso.
Il Gran Sasso è finalmente libero di specchiarsi nel suo lago
Le foto postate sulla pagina Facebook di Save Gran Sasso dal direttore della Scuola di Sci di Assergi, Luigi Faccia, hanno ricevuto numerosi like di approvazione dopo mesi di visuale con pali di ferro, isolanti e fili elettrici destinati ad impedire l’avvicinamento delle mandrie. Questa è una piccola storia a lieto fine, lo specchio del Gran Sasso incastonato nella valle dominata dal Corno Grande, è tornato alla sua naturalità.