Cotugno, proposta di sede in zona Collemaggio

20 novembre 2018 | 13:12
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Cotugno, proposta di sede in zona Collemaggio

Nuova sede licei “D. Cotugno”, la Provincia propone un’area in zona Collemaggio a L’Aquila. Il sito individuato, di proprietà della Asl, è libero da fabbricati, con una superficie di oltre quattro ettari, ed è ricompreso tra Via della Crocetta e Via Avezzano.

Per la costruzione della nuova sede dei licei del Convitto “D. Cotugno” l’Amministrazione Provinciale di L’Aquila ha  una richiesta Avezzano-Sulmona L’Aquila, Rinaldo,ed al Sindaco dell’Aquila,Pierluigi Biondi proponendo l’acquisizione di un’area in zona Collemaggio.
Il sito individuato, di proprietà della Asl, è libero da fabbricati, con una superficie di oltre quattro ettari, ed è ricompresotra Via della Crocetta e Via Avezzano.

La Provincia propone, in permuta, la cessione di un edificio di proprietà tra quelli ubicati nel centro urbano (immobile in Via Strinella, ex Provveditorato agli Studi, oppure immobile in Via Verdi, ex sede Università).

Per la realizzazione della nuova scuola sono previste risorse complessive per circa 13 milioni di euro, stanziate dalla delibera Cipe n. 110/2017, ove saranno ospitati i licei classico, scienze umane, linguistico e musicale.

«Dopo recentiinterlocuzioniistituzionali avute con il Sindaco dell’Aquila e con il Direttore della Asl, che si sono mostrati favorevoli alla proposta, abbiamo proceduto a fare tutte le verifiche tecniche preliminari con i nostri uffici del settore edilizia scolastica, e l’area è risultata idonea all’uso scuole, oltra ad essere in una zona di pregiodel centro urbano e dotata di buona accessibilità– affermano il Presidente della Provincia Angelo Carusoed il consigliere delegato edilizia scolastica Vincenzo Calvisi Siamo pronti a stipulare un protocollo di intesa con tutti i soggetti istituzionali interessati,Comune dell’Aquila, Asl, Ufficio Scolastico e Direzione delCotugno, per procedere poi con l’avvio dell’appalto di progettazione

«Per individuare unarea idonea– concludono Angelo Caruso e Vincenzo Calvisi – abbiamo di recente concluso anche una indagine di mercato per valutare anche eventuali siti privati, fermo restando che la via principale da percorrere è per noi quella di acquisire un’area pubblica idonea, previo accordo tra enti.»