La maggioranza non c’è, salta la seduta del Consiglio

Salta la seduta odierna del Consiglio Comunale dell’Aquila per l’assenza di molti consiglieri del centro-destra, l’opposizione accusa il Sindaco di non essere più al timone di questa maggioranza consiliare.
Ancora grane per la maggioranza del Sindaco Biondi. Questa mattina è saltato, per l’assenza di molti consiglieri comunali di centro-destra e per l’assenza di tutta l’opposizione che è uscita dall’aula, la seduta del Consiglio Comunale che si aggiorna adesso al 29 Novembre con la variazione di bilancio. La maggioranza minimizza l’incidente ma l’opposizione, questa volta compatta, attacca pesantemente il Sindaco Biondi e gli assessori della sua giunta con una nota inviata alla stampa.
«Una vergognosa – scrivono i capigruppo d’opposizione – disattenzione nei confronti dei problemi della città, unita ad un’imbarazzante assenza del più elementare senso delle istituzioni. Non ci sono altre parole per commentare quanto avvenuto oggi in aula consiliare. L’ennesima mancanza del numero legale, a causa delle numerose assenze tra i banchi della maggioranza, ha portato alla chiusura della seduta di Consiglio alla votazione del primo punto all’ordine del giorno. Una riunione lampo, insomma, che non è andata oltre l’appello. Un segnale inquietante di un Comune allo sbando e di un sindaco isolato che, ormai, non ha più una maggioranza in aula. Solo nell’ultimo mese, di quattro sedute consiliari, tutte con importanti argomenti in discussione, due sono saltate per mancanza del numero legale, nelle altre due, quella tenutasi a Roma per protestare contro lo spostamento del terminal bus da Tiburtina e l’altra per discutere della sicurezza della autostrade abruzzesi, è stato garantito solo grazie al senso di responsabilità dei consiglieri di opposizione, rimasti in aula nonostante le defezioni dei colleghi di centro destra. Facciamo notare che, come penosamente visibile dalle immagini in diretta streaming, oggi era assente, ancora una volta, anche il sindaco Biondi, insieme con tutto l’esecutivo, rappresentato da due soli assessori, mentre non si sono presentati in aula i titolari delle deleghe interessate dalla maggior parte dei provvedimenti in discussione. Assente Piccinini, che pure era il proponente di una proposta deliberativa per il conferimento di un’onorificenza al merito sportivo, oltre che interessato da un ordine del giorno sull’organizzazione dei campionati universitari, assente D’Eramo, nonostante ci fosse in discussione una variante di destinazione d’uso, assente Bignotti, interessato da un ulteriore ordine del giorno in materia di immigrazione e sicurezza, assente infine (ed è la quarta volta) l’assessore Di Cosimo, benché in votazione vi fosse una mozione sul regolamento per l’erogazione di contributi alle associazioni culturali. È ormai evidente che il Consiglio comunale, massimo organo di rappresentanza democratica, è svilito di funzione e dignità. Un disinteresse che offende le istituzioni e, soprattutto, danneggia la città, privata di un governo, di una direttiva e di qualsiasi iniziativa programmatica. Molti cittadini si lamentano perché il Comune è fermo. In realtà è peggio che fermo, è in caduta libera.»
La durissima nota è firmata dai consiglieri: Carla Cimoroni (L’Aquila Chiama), Lelio De Santis (Cambiare insieme – Idv), Angelo Mancini (capogruppo L’Aquila Sicurezza Lavoro), Giustino Masciocco (capogruppo Articolo 1- Mdp), Stefano Palumbo (capogruppo Pd), Paolo Romano (capogruppo Il Passo Possibile), Elisabetta Vicini (Democratici socialisti per L’Aquila e le frazioni), Edlira Banushaj (consigliere comunale aggiunto)