Liris, la strada per lo scranno si fa in salita

Liris verso lo scranno regionale. Forza Italia non parla aquilano, la Marsica spadroneggia. Alla cena di Berlusconi Iampieri e De Angelis per la Marsica, Liris non pervenuto.
Un sindaco varrà pure più di un vice, ma la cena interlocutoria a Palazzo Grazioli, alla quale Silvio Berlusconi ha invitato i vertici regionali (e non) del partito, ha mostrato tutti i limiti e le difficoltà della sezione aquilana. La Marsica è stata infatti ampiamente rappresentata, dal consigliere regionale Emilio Iampieri e dal sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, mentre il capoluogo è rimasto senza rappresentanti. Ci si deve diplomaticamente accontentare del coordinatore regionale Pagano in rappresentanza “di tutti”.
Forza Marsica, il bacino elettorale e le possibilità di elezione.
Il confronto tra la forza elettorale di Forza Italia a L’Aquila e nella Marsica è notoriamente a favore di quest’ultima, agevolata innanzitutto dai numeri di un bacino di voti più esteso. Non a caso, la punta di diamante del partito, a livello provinciale, è il consigliere regionale uscente di Avezzano, Emilio Iampieri, presente alla cena di Palazzo Grazioli. Con lui, il sindaco De Angelis, a testimonianza di un equilibrio interno al partito che – almeno simbolicamente – penalizza L’Aquila.
L’ultimo baluardo aquilano di FI, il vicesindaco Guido Liris, grande assente. Insomma, per un’equa rappresentanza territoriale del partito, ci si aspettava un sindaco in meno e un vicesindaco in più, ma evidentemente gli equilibri interni al partito hanno dettato altre regole.
Liris, l’incrocio magico di assessorati e surroghe
D’altra parte, con le attuali percentuali attribuite a Forza Italia, in caso di vittoria del centrodestra, il partito di Berlusconi eleggerebbe un solo consigliere in provincia dell’Aquila e il toto-scommesse punta dritto su Iampieri, che rispetto al vicesindaco aquilano, Guido Liris, è posizionato certamente meglio. Dovrebbero essere proprio Iampieri e Liris a contendersi l’unico posto utile in Forza Italia, con un finale che sembra già scritto. Seguono il presidente del Consiglio Comunale di L’Aquila Roberto Tinari ed il sindaco di Prezza Marianna Scoccia, nonchè coniuge dell’ex assessore Regionale con D’Alfonso Andrea Gerosolimo.
Liris, la congiuntura dei numeri
Nella battaglia generale, l’unica chance di Guido Quintino Liris, quindi, risiede nel secondo risultato utile. Solo in questo quadro, Liris avrebbe come unica possibilità per entrare in Consiglio la surroga di Iampieri; cioè solo nell’eventualità che il centro destra vinca e che a Iampieri vada un assessorato. In quel caso, in virtù delle modifiche alla legge elettorale effettuate immediatamente prima dello scioglimento del Consiglio, Liris potrebbe subentrare temporaneamente all’eletto.
A complicare ulteriormente le aspettative del vicesindaco aquilano potrebbe esserci però anche la compagna di ticket di Iampieri, ovvero la candidata donna al consiglio regionale che si affiancherà, nelle preferenze, a Iampieri: voci di corridoio vogliono in pole position la stessa Scoccia, Daniela Stati e anche l’assessore comunale aquilano al bilancio Annalisa Di Stefano.
Si parla molto anche del sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, ex vice presidente della Provincia dell’Aquila e fedelissima di Forza Italia: anche lei esclusa dalla cena con Berlusconi – dove figurava, come donna, la sola Tiziana Magnacca, prima cittadina di San Salvo. Di Nino – già candidata alle scorse politiche seppur in un collegio difficile – portò in quell’occasione in dote diverse migliaia di voti: un fattore da non trascurare. La sua candidatura taglierebbe fuori però Gerosolimo, vista la ruggine e le opposte visioni tra l’ex assessore regionale – con la sua sindaca di Sulmona, Annamaria Casini – e la Di Nino.
Ma anche per gli assessorati in giunta, la provincia dell’Aquila si scontrerà con i risultati dei giganti della costa, per cui questa ipotesi non è affatto scontata.
La strada verso lo scranno regionale del vice sindaco aquilano è tutta in salita.