Calcio, Damiano Zanon si racconta alla Pausa caffè del Capoluogo
Pausa caffè con il calciatore Damiano Zanon, neoacquisto dell’ASD Città di L’Aquila.
Il giocatore con la nuova maglia numero 5 della squadra della città si è raccontato ai microfoni del direttore de Il Capoluogo, Roberta Galeotti.
Il giocatore con la nuova maglia numero 5 della squadra della città si è raccontato ai microfoni del direttore de Il Capoluogo, Roberta Galeotti.
Un calciatore che ha vinto molto, arrivando anche in serie A a 29 anni con il Pescara del grande allenatore Zdeněk Zeman.
Vi era approdato nel 2009 nell’ambito del progetto di rinascita societaria attuato dal presidente Giuseppe De Cecco.
Nato a L’Aquila, cresciuto nelle giovanili del Giulianova, dopo alcuni anni trascorsi a cavallo dei campionati semiprofessionisti e professionisti, dove ha collezionato 167 presenze con le maglie di Celano e Cisco Roma, dopo l’esperienza in serie A torna aL’Aquila con moglie e figlio per stabilizzarsi definitivamente.
Un gioco, un sogno diventato un mestiere molto presto.
«Ho iniziato presto con i sacrifici: sono andato via di casa a 14 anni» racconta Zanon.
«Ci ho creduto, sono stato caparbio e sono arrivato ad avere già alle spalle 15 anni da professionista.»
Il progetto aquilano
Damiano Zanon e la moglie, già titolari da 12 anni del ristorante Il Simposio ad Avezzano, stanno realizzando un progetto legato alla città dell’Aquila in maniera stabile.
«Il calcio non è un lavoro per sempre, a 36 anni bisogna decidere cosa fare della propria vita.»
Il giocatore aprirà infatti un ristorante in pieno centro, a piazza Duomo, insieme a Giuseppe Gallucci.
«Ua scelta di cuore, un discorso pluriennale, che mi riporta nella mia città, una città che ha sofferto e che, a livello sportivo, sta attraversando un momento delicato.»