Un anno di Collemaggio
L’Aquila e il primo anno di Collemaggio dopo il restauro. Il Capoluogo, a un anno esatto dall’inaugurazione della Basilica di Collemaggio, ripercorre questi 365 giorni fra eventi, spiritualità e la vita che torna a scorrere.
Il Capoluogo, a un anno esatto dall’inaugurazione, ripercorre questi 365 giorni della Basilica di Collemaggio fra eventi, spiritualità e la vita che torna a scorrere.
Collemaggio è tornata
“Collemaggio è tornata“: titolavamo così il 20 giugno del 2017, esattamente un anno fa, per celebrare uno degli eventi post sisma più attesi dagli aquilani. Da quel giorno, dopo la benedizione dell’Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, Collemaggio è tornata ad essere aperta e fruibile al culto, dopo i lavori post sisma durati due anni– 14 milioni in tutto, compresi i fondi per il Parco del Sole – finanziati dall’Eni. A tornare fra le mura della Basilica anche le spoglie di Celestino V, per tutto il corso dei lavori ospitate nell’Oratorio di San Giuseppe dei Minimi.
A condurci fra simboli e arte nella storia di questo magnifico monumento, in quell’occasione fu Maria Grazia Lopardi, “la signora di Collemaggio”
La Lopardi in questi anni si era battuta affinchè gli interventi di restauro non inficiassero i giochi solari, straordinari effetti dei sapienti costruttori medievali: alla fine, il gioco di luci dell’Assuntaè stato preservato dopo accese polemiche, la raccolta di 1100 firme ed una lettera al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.
Collemaggio, polemiche post restauro
Le polemiche sono però arrivate nei giorni a seguire: colpa prima di unapedana di legno che copre il pavimento della Basilica,spuntata fuori come una sorpresa sgradita alla fine dei lavori di ricostruzione post sisma.
La “pedana della discordia” contenente i tubi per il riscaldamento, non aveva lasciato indifferenti i visitatori.
Dito puntato anche contro la copertura del pavimento del labirinto, delle stelle di losanghe rosse sul presbiterio e del complesso simbolico, su cui anche Renee Guenon ha scritto, e conosciuto come Quatre de Chiffre.
Quest’ultimo, simbolo dei Maestri Costruttori e probabilmente unico in Italia, è ora coperto dalle panche.
Tutti appunti evidenziati in una lettera inviata all’Eni proprio da Maria Grazia Lopardi.
Fra le criticità anche aspetti più propriamente funzionali: il gradino all’ingresso della Basilica impedisce l’accesso a chiunque viaggi “su ruote” – diversamente abili e carrozzine – e lo rende faticoso per quanti hanno difficoltà nella deambulazione.
Collemaggio, un fiume di turisti e visitatori
Quello appena trascorso per Collemaggio è stato un anno di visite ininterrotte. Il via vai di turisti e aquilani nei mesi immediatamente successivi al restauro è stato continuo: simbolo del grande attaccamento della città a questo simbolo finalmente restaurato, a otto anni dal sisma.
Ma è stata anche teatro di tanti eventi: il primo luglio la Basilica è stata protagonista della prima messa da cardinaledi S. E. Giuseppe Petrocchi.
Ad agostol’inaugurazione del Parco del Sole– altra parte dei fondi Eni – ha restituito alla città un pezzo importante: anche qui non sono mancate le polemiche, dalla presenza dell’Amphitheater di Beverly Pepper al taglio degli alberi all’ingresso.
Pochi giorni fa, tra l’altro, il Parco del Sole si è arricchito di una mappa tattile
Nel frattempo, sono continuati altri interventi nella zona: dalla riqualificazione dei giardinetti sul viale di Collemaggioal ritorno a “casa” dell’organo, con le operazioni di rimontaggio tra turisti e aquilani che visitano la basilica. Quest’ultimo era stato quasi completamente distrutto dal terremoto del 2009 l’organo a canne risalente al XVII secolo che è tornato proprio dove si trovava prima del sisma
Collemaggio e la prima Perdonanza post restauro
Con la Perdonanza 2018 la ricostruita basilica di Santa Maria di Collemaggio ridiviene centrale per l’accensione del tripode sulla sua torre.
La Bolla ritrova Collemaggio in questa 724′ edizione della Perdonanza, che ha visto infatti il ritorno da protagonista della Basilica, rinata a seguito di un lungo e sapiente restauro, non solo da un punto di vista sacro, legato al profondo messaggio spirituale della Perdonanza, ma anche da un punto di vista scenico. Quale palcoscenico più magico di Collemaggio per Francesco De Gregori o Riccardo Cocciante, che hanno fatto sognare migliaia di persone con i loro versi?
Ancor prima, era stato Angelo Branduardi, a maggio, a incantare il pubblico davanti ad un palcoscenico d’eccezione.
Collemaggio, la chiesa più amata dagli aquilani
La più amata dagli aquilani, che la scelgono per celebrare l’amore: Collemaggio è la chiesa più gettonata per le celebrazioni dei matrimonia L’Aquila e dintorni. Con 50 cerimonie, la Basilica di Collemaggio si è aggiudica la speciale classifica stilata dal fotografo Roberto Grillo – aggiornata allo scorso settembre -che riguarda le preferenze per quanto riguarda la scelta della chiese dove celebrare matrimoni.
E poco conta, in fondo, lo strafalcione che ha fatto il giro del web: povera Collemaggio,confusa con San Pietro a Coppito in un errore epocale su un libro per le scuole elementari.
Collemaggio, protagonista anche nel 2019
Collemaggio resta protagonista della riconquistata vita aquilana. Nel decennale del sisma, a maggio vedrà l’arrivo della tappa del giro d’Italia: il 17 maggio è la data da segnare sul calendario, per una tappa che partirà da Vasto e arriverà nel capoluogo di regione.
Dall’Italia al mondo: il 2019 è l’anno per il quale la Perdonanza è stata candidata, dall’Italia, apatrimonio immateriale dell’Unesco. Da quest’anno ci sarà anche un italianonel gruppo di esperti che valuterà la candidatura. La prima Porta Santa al mondo, il Primo Giubileo della storia, il primo Papa incoronato fuori Roma: questo e molto altro sono L’Aquila e Collemaggio, insieme alla loro Perdonanza Celestiniana. Dal 1294 ad oggi, 724 edizioni si sono ripetute: un appuntamento che ripercorre la storia, ma che si adatta alla città che cambia