Amatrice, un Natale di resistenza

Amatrice tra distruzione e lotta per la rinascita, buon Natale di resistenza.
Il Natale quando arriva arriva, diceva una vecchia pubblicità. E quando arriva, arriva anche ad Amatrice, non solo per la comunità che restiste, ma anche per i ruderi, le macerie, le abitazioni di emergenza ricoperte dalle neve. Col maltempo a volte salta la corrente, soprattutto nelle frazioni, e la neve non fa più quel bell’effetto di placido candore che affascina i bambini alla finestra, al caldo delle proprie abitazioni. Ad Amatrice e nelle sue frazioni si lotta, anche con la neve, come accaduto per la prima nevicata. Si lotta anche contro un’emergenza strutturale che fa diventare “normale” quello che normale non è, le casette provvisorie nel nulla, le macerie tutt’intorno, il freddo, la precarietà.
In inverno è difficile essere ottimisti, a Natale il peso della solitidine personale e sociale si sente di più, ma bisogna continuare a lottare, sapendo che non sarà una battaglia breve. L’Aquila, nel suo decennale caratterizzato ancora da demolizioni, lo insegna.
“No selfie”, colpisce come un pugno il cartello all’ingresso della zona vietata, perché dolore e distruzione non possono essere oggetto di spettacolo e autogratificazione social. Ma il “non mostrare” non può essere nemmeno una scusa per far finta di niente; passata la prima ondata emotiva di solidarietà, il rischio è sempre quello di adagiarsi in un comodo fatalismo e attivare una sorta di memoria selettiva che rimuove le immagini più scomode, anche perché dopotutto è Natale, è tempo di festa e i “guai” degli altri meglio lasciarli fuori dalla porta. Ma forse il senso del Natale non è proprio questo.
Allora scusate per queste immagini non proprio festive, ma non possiamo dimenticare chi lotta ogni giorno in uno scenario di guerra. Buon Natale di resistenza agli amici di Amatrice, ai ragazzi che hanno imparato di nuovo a sorridere, agli anziani che non hanno mai perso il dono della pazienza, agli uomini e alle donne che dopo il lavoro tornano ad Amatrice, perché neanche il terremoto e le lungaggini della politica e della burocrazia li cacceranno mai dalla propria terra. Buon Natale di resistenza.
Foto e immagini video di Sergio Ciarrocca.