Aumento pedaggi in A24 e A25, basta con lo scaricabarile

27 dicembre 2018 | 14:51
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Aumento pedaggi in A24 e A25, basta con lo scaricabarile

Cna Fita con i sindaci contro l’aumento dei pedaggi autostradali in A24 e A25, dal 1° gennaio previsto il 18% in più rispetto all’ultimo trimestre.

«Scongiurare l’ennesima stangata a carico di autotrasportati e pendolari di A24 e A25». È la parola d’ordine lanciata da Cna Fita Abruzzo, l’associazione delle imprese dell’autotrasporto contro i periodici aumenti dei pedaggi lungo le tratte autostradali da e per Roma, gestite da Strada dei Parchi SpA. Le imprese del trasporto di merci e persone aderente Cna, nel mentre confermano la propria adesione alla mobilitazione generale promossa dai sindaci di Lazio e Abruzzo per il 31 dicembre prossimo, denunciano «l’ennesimo balletto di responsabilità e lo scaricabarile in atto tra ministero dei Trasporti e concessionario: in assenza di decisioni da prendere in queste ore sul blocco dei rincari annunciati già a partire dal prossimo 1 gennaio, il nuovo anno porterà sotto l’albero di Natale un nuovo salasso ai caselli, calcolato in circa il 18% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2018. Dopo che a settembre era stata decisa la sterilizzazione degli aumenti scattati nel gennaio scorso. In un contesto segnato dalla crisi economica, dai terremoti e dalle avversità atmosferiche degli anni passati, oltretutto in presenza di serie problematiche relative alla sicurezza delle due autostrade – aggiunge l’associazione presieduta da Gianluca Carota – l’ineluttabile aumento dei pedaggi rischia di suonare come una beffa ulteriore verso la grande massa degli utenti. Motivo, questo, per cui non abbasseremo la mobilitazione della categoria. Invitiamo infine la Regione Abruzzo, i candidati alle prossime elezioni regionali e tutte le forze politiche – conclude la nota – a sostenere senza incertezze e titubanze e con forza la battaglia di sindaci, autotrasportatori e pendolari a difesa del territorio abruzzese».

Intanto la deputata Pd Stefania Pezzopane attacca Toninelli: «Il ministro mantenga gli impegni o si assumerà tutta intera la responsabilità degli aumenti. Dal 1 gennaio sulla Strada dei Parchi ci sarà un rincaro delle tariffe di oltre il 18% e a pagare le conseguenze del lassismo del ministro Toninelli saranno i cittadini. Tre mesi fa ministro Toninelli si era impegnato a risolvere il problema dell’aumento tariffario dei pedaggi, ma ad oggi nulla di quanto promesso è stato fatto. Le soluzioni proposte dal ministro delle infrastrutture per evitare l’aumento delle tariffe – spiega la deputata Dem – erano l’approvazione del PEF, che ne avrebbe determinato il blocco, o un’intervento da inserire in legge di bilancio da parte dello Stato per calmierarle. Ora, a meno di una settimana dalla fine dell’anno, nessuna strada è stata intrapresa e non c’è nè un euro nè una norma così come promesso, nella Legge di Bilancio. Toninelli da settembre ad oggi ha speso solo parole, ma niente fatti per i pendolari abruzzesi che percorrono le autostrade A24 e A25 che collegano l’Abruzzo con il Lazio. Il ministro non ha neppure voluto aprire un tavolo con i sindaci, nonostante mesi di mobilitazione contro il caro pedaggi, né con i sindacati, che avevano fatto proposte concrete. In particolare perché non entrare nel merito della proposta fatta dalla cgil? Perché non intervenire sulla quota attribuita ad Anas? Le soluzioni ci sono ma ci vuole l’umiltà di costruire un confronto serio con tutte le parti in causa. Voglio ricordare che per ben tre anni il governo di centrosinistra è riuscito a bloccare i rincari. Il TAR ha poi con una sentenza cambiato le carte in tavola. Il concessionario ha sospeso per tre mesi i rincari in attesa dei provvedimenti annunciati da Toninelli. Ma le promesse non sono state mantenute. Bisogna tentare ogni strada per bloccare questi nuovi spropositati aumenti. Il #governodelcambiamentoinpeggio da un colpo ferale all’Abruzzo. Io non ci sto! Userò ogni strumento possibile per impedire questa mannaia».

«Mentre il Governo sta lavorando per sterilizzare gli aumenti dei pedaggi autostradali di inizio anno, è singolare assistere alle proteste dei sindaci di quei partiti che negli anni passati, mentre guidavano l’esecutivo, hanno consentito che i concessionari mettessero le mani nelle tasche degli italiani e hanno blindato quei contratti-regalo in favore dei prenditori di Stato”. Lo dice in una nota il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Si dimettessero se si vergognano di quanto hanno fatto i loro capi politici. Se la prendano con loro. Ora è facile, da sindaci, fare la parte dei difensori dei cittadini. Ma dove erano, in quale piazza, sotto quale Ministero quando i loro leader legavano le mani allo Stato e lasciavano gli utenti delle autostrade in balia dei gestori? Il Governo del cambiamento – conclude Toninelli – sta invertendo i rapporti di forza. Lo Stato torna a fare lo Stato».