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ICI 2010, il Comune continua a battere cassa

10 gennaio 2019 | 09:09
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ICI 2010, il Comune continua a battere cassa

L’Aquila, ad una anziana signora aquilana richiesto il pagamento dell’ ICI addirittura risalente al 2010. Prescrizione o no?

Quelle appena passate sono state festività caratterizzate, per molti aquilani, dalla richiesta da parte del Comune di pagamento di tributi.

Qualche giorno fa, vi abbiamo raccontato – a firma di Fulgenzio Ciccozzi – di una inaspettata richiesta di pagamento Imu relativa al 2013: non è stato l’unico caso.

Ad una anziana signora è arrivata ieri una richiesta di pagamento relativa all’ICI (non l’IMU) del 2010 di circa 300 euro.

“Alla richiesta di spiegazioni” spiega a Il Capoluogo il figlio

“un Funzionario del Comune ha risposto che non è prescritta, come dovrebbe dopo i classici 5 anni. Trattandosi di tributo sospeso per il sisma doveva essere pagato entro il 2012. All’eccezione che sono trascorsi, in ogni caso, anche dal 2012 sempre più dei 5 anni mi è stato risposto che siccome si pagava in 100 rate la prescrizione cade nel 2026: quindi ben 16 anni dopo l’anno di imposta! Logicamente dopo tutti questi anni, le Ricevute di versamento dell’Ici non si trovano: probabilmente, pensando non servissero più le abbiamo cestinate”

osserva il cittadino.

“Ma forse è proprio questo il giochetto del Comune? Confida sul fatto che il Contribuente non abbia più le ricevute ed in ogni caso sia scoraggiato a fare ricorso eccependo la prescrizione alla Commissione Tributaria dal costo, circa 200 Euro, del ricorso stesso. A questo punto ci si chiede: come si può definire un simile comportamento del Comune dell’Aquila?”

lo sfogo dell’uomo.