Centrodestra e Udc, Divorzio all’italiana

16 gennaio 2019 | 11:17
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Centrodestra e Udc, Divorzio all’italiana

Si consuma il “Divorzio all’italiana” tra centrodestra e Udc. Tra invettive e simboli cancellati, alla fine conterà dove andranno i voti dei candidati.

«Io ho una dignità, non mi faccio piegare da questi quattro fascistelli che stanno nella Lega». Si prevede tutt’altro che “pacifica” la visita dei vertici nazionali dell’Udc, attesi nel weekend in Abruzzo per una conferenza stampa sulla spinosa rottura seguita all’inserimento nelle liste dell’Udc di Marianna Scoccia e Mario Olivieri. Le parole, riportate dall’Huffingtonpost.it, sono infatti di Lorenzo Cesa, che evidentemente non ci sta a sottostare alle invettive degli alleati, dopo “il cambio in corsa” che (forse) ha spiazzato tutti.

Centrodestra e Udc, il veto snobbato.

Marianna Scoccia, sindaco di Prezza, è un esponente politico di centrodestra, con una militanza coerente, che molti candidati dello stesso schieramento non possono vantare. Ma la Lega Abruzzo si è messa di traverso, perché il sindaco di Prezza “paga” il fatto di essere moglie di Andrea Gerosolimo e soprattutto la tempistica della candidatura, spuntata dopo la rinuncia del marito. Da qui il sospetto che la proposta del sindaco di Prezza nasconda il “manovratore” Gerosolimo e il conseguente veto, che però a questo punto sottindente una sorta di mancanza di autonomia politica che ha fatto infuriare Marianna Scoccia.

Dall’altro lato, la situazione più controversa di Mario Olivieri, personalmente organico alla maggioranza di Luciano D’Alfonso, seppur da sempre “spina nel fianco” della stessa maggioranza, fino al comunicato in cui si è definitivamente dissociato da quella esperienza. Troppo poco e troppo tardi per far cadere il veto della Lega.

D’altra parte, però, come rinunciare a due pacchetti di voti così importanti? Magari con un “divorzio all’italiana”, dove tutti litigano, ma alla fine i voti – compresi quelli degli indesiderati – arrivano lo stesso. Sia Scoccia che Olivieri, infatti, sembrano voler proseguire nella campagna elettorale. Gli altri componenti della discussa lista – chi in un modo, chi in un altro – anche.

Insomma, alla fine Marsilio potrà contare sui voti di tutti, anche su quelli di Gerosolimo/Scoccia e Olivieri (che non sono pochi), ma potrà mantenere – insieme alla Lega – la posizione di “coerenza” che pure serve in campagna elettorale. A meno che non intervenga un giudice a separare legalmente i due contendenti. Ci sarebbe infatti un problema per la lista dell’Udc, accettata a livello circoscrizionale ma oggetto di attenzione e di un possibile ricorso. Ma – a questo punto – a chi conviene?

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