Perdonanza, L’Aquila suona ma non paga

Gli artisti che hanno partecipato alla rassegna L’Aquila suona in occasione della 724^ Perdonanza celestiniana attendono ancora di essere pagati, nonostante le brevi tempistiche comunicate dall’Ufficio Perdonanza.
Gli artisti che hanno partecipato alla rassegna L’Aquila suona in occasione della 724^ Perdonanza celestiniana attendono ancora di essere pagati, nonostante le brevi tempistiche comunicate dall’Ufficio Perdonanza.
Nel frattempo, il Comune dell’Aquila continua a raccogliere adesioni per eventi culturali e artistici con le stesse modalità.
L’Aquila suona, l’evento
L’Aquila suona (i luoghi ritrovati della città)è il titolo della rassegna musicale, teatrale ed artistica che nell’estate del 2018 ha dato lustro alla 724^ Perdonanza celestiniana e ha riportato la luce e le note in tanti angoli cittadini sulla falsariga della suggestiva “Isola sonante” aquilana degli anni passati.
“Un happening che vedrà protagonisti gruppi musicali, artisti, performer di ogni genere, da trovare in ogni angolo, cortile, piazza e strada agibile della città. L’intero centro storico si trasformerà in un grande Teatro a cielo aperto” recitava la pagina istituzionale del sito della Perdonanza.
E così infatti è stato: l’evento, promosso dalla Fondazione Carispaq e organizzato dal Comune dell’Aquila ha richiamato un fiume di gente, fatto anche di turisti, che si è riversato nei vicoli e nelle piazze del capoluogo abruzzese.
Il ricco programma del 27 agosto 2018 prevedeva volti noti, musicisti talentuosi, poeti meritevoli, corali istituzionali, attori pluripremiati e tanto altro ancora.
Questo principalmente il motivo del successo della rassegna unitamente al fatto, di certo non trascurabile, che dopo 9 anni, i cittadini rimasti in città nel mese di agosto avevano di nuovo voglia di vivere una Perdonanza colorata, chiassosa e piena di ospiti.
L’Aquila suona, la proposta delle iniziative
Gli ospiti, appunto, rispondono a un avviso pubblico del Comune dell’Aquila, emanato dal Comitato Perdonanza e dal sindaco Pierluigi Biondi, entro il 30 giugno 2018 inviando le proposte culturali, che sarebbero state valutate ai fini della redazione del programma della 724esima Perdonanza celestiniana.
Una prassi del Comune dell’Aquila che ciclicamente invita enti, istituzioni, associazioni culturali, sociali e sportive nonché artisti e chiunque fosse interessato a presentare proposte a seconda degli eventi e delle manifestazioni riguardanti la città.
Gli aderenti a ‘L’Aquila suona’ dovevano presentare una relazione descrittiva dell’iniziativa, un preventivo di spesa con l’indicazione delle fonti di finanziamento e l’eventuale richiesta di contributo.
L’Aquila suona, il vaglio del Comitato Perdonanza
L’indirizzo di posta elettronica di riferimento a cui inviare il tutto era perdonanza.eventi@comune.laquila.it.
I materiali sarebbero stati esaminati dal Direttore artistico, Leonardo De Amicis e dall’apposita sezione del Comitato Perdonanza 2018, composto del responsabile dell’area tecnica-operativa, Mario Corridore, da don Artur Sidor e don Carmelo Pagano Le Rose per la Curia, gli storici Francesco Zimei e Walter Cavalieri, Floro Panti per il Movimento Celestiniano e il giornalista che ha curato il dossier per la candidatura della Perdonanza a patrimonio immateriale dell’Unesco, Massimo Alesii.
Le proposte sarebbero diventate impegnative da subito per chi le avrebbe presentate, mentre lo sarebbero diventate per il Comune e il Comitato Perdonanza solo dopo l’approvazione e la sottoscrizione del relativo atto di impegno.
L’Aquila suona, l’approvazione e il rimborso
Gli eventi presenti nel programma sono infatti quelli approvati ufficialmente dal Comitato Perdonanza, con tanto di accettazione del preventivo di spesa e/o del contributo.
“L’erogazione del rimborso avverrà alcuni giorni dopo il termine di tutte le manifestazioni”come indica testualmente la mail di risposta che viene inviata dall’Ufficio Perdonanza ai richiedenti e come riferiscono a Il Capoluogo due dei gruppi partecipanti all’evento.
Agli indirizzi di posta elettronica dei partecipanti arrivano addirittura i moduli da compilare per ottenere il versamento della cifra richiesta per ogni evento.
I moduli vengono compilati e rinviati al Comitato.
L’Aquila suona, i pagamenti non arrivano
L’eco della musica che ridà vita al centro storico si placa, l’evento viene acclamato da pubblico e stampa locale, i musicisti fanno fagotto e tornano alle loro occupazioni o ripartono, passano i mesi… ma i soldi non arrivano.
I musicisti che hanno segnalato il disguido a Il Capoluogo ci riportano una situazione di stallo in cui non si sa neanche più chi sia il referente dell’evento e chi risponda all’indirizzo mail a cui dovevano pervenire le richieste.
Qualcosa si è inceppato nella efficientissima macchina della 724^ Perdonanza Celestiniana?
Quello che, stando alla comunicazione degli organi ufficiali dello stesso Ufficio Perdonanza, avrebbe dovuto avvenire in pochi giorni, non accade e i musicisti e/o i performer che avevano fatto richiesta di rimborso restano all’asciutto.
L’Aquila suona, to be continued…
I protagonisti della rassegna allora iniziano a scrivere alla mail istituzionale o a presentarsi personalmente in Comune ma, ad oggi, non hanno ottenuto una risposta chiara né tantomeno l’erogazione del “rimborso”.
Professionisti ed artisti di calibro, locali e non, attendono ormai da mesi non quello che spetterebbe di diritto e quindi un lauto cachet, ma un semplice “rimborso”, scelta fatta in virtù dell’afflato spirituale e della rilevanza della manifestazione che tutto il mondo invidia alla città dell’Aquila.
Siamo purtroppo ricaduti nel doppio luogo comune dell’artista che si esibisce gratis et amore dei e dell’ente (qualunque esso sia) che paga a babbo morto?
L’Aquila, città di cultura da sempre, merita di certo una reputazione migliore ma sorge un dubbio: la Perdonanza Celestiniana, candidata dal Comitato Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco a Patrimonio Immateriale dell’Umanità per l’anno 2018, forse è troppo Immateriale per potersi occupare di queste questioni?