L’Aquila Suona ma forse paga a Maggio

18 gennaio 2019 | 11:25
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L’Aquila Suona ma forse paga a Maggio

L’Aquila Suona, il giornalista Massimo Alesii rimanda a Maggio per i pagamenti e gli storici del Comitato Perdonanza, Cavalieri e Zimei, si chiamano fuori.


Ci sono ulteriori sviluppi nella spinosa vicenda riguardante il mancato pagamento dei rimborsi e dei cachet dei musicisti e degli artisti che hanno partecipato alla rassegna “L’Aquila suona”.

L’Aquila Suona, il Comitato si scusa


Il giornalista che ha curato il dossier per la candidatura della Perdonanza a patrimonio immateriale dell’UnescoMassimo Alesii, ha dichiarato: «Il Comitato si scusa per il rallentamento nei pagamenti di artisti e fornitori, dettato unicamente dall’esigenza di fornire, in tempi brevi, una corretta e trasparente redazione di bilancio, che consenta l’avvio delle liquidazioni  delle quote di contributo pubblico spettanti, e iscritte nel bilancio preventivo, oltre che di alcuni sponsor.» come riporta Il Centro.

Lo stesso ricorda però che il termine di tali operazioni contabili è previsto per la fine del mandato dello stesso Comitato, come da Statuto, e cioè il 10 Maggio.

In pratica, è necessario attendere almeno tale data per lo sblocco delle “quote di finanziamento pubblico, che insistono nel bilancio preventivo approvato”.

L’Aquila Suona, Cavalieri e Zimei si chiamano fuori.


Intanto Walter Cavalieri e Francesco Zimei,già membri del Comitato Perdonanza, tengono a precisare con una nota di “non aver minimamente partecipato alla scelta del programma, essendo stato il loro apporto limitato alla definizione delle linee-guida”.

A tal riguardo i due storici, nel trasmettere le stesse al Sindaco con lettera di accompagnamento datata 7 giugno 2018, hanno anzi tenuto a specificare di ritenere “esaurito il compito assegnatoci e, con esso, la nostra partecipazione al Comitato Perdonanza 2018”.

Del resto la responsabilità amministrativa dei mancati pagamenti va ricercata altrove.

E soprattutto resta da capire come mai siano state fornite ufficialmente (tramite comunicazioni dell’Ufficio Perdonanza) indicazioni tanto specifiche sulle tempistiche dell’erogazione dei compensi se si era già a conoscenza della reali tempistiche di liquidazione.