Pausa caffè con Sara Marcozzi, per un Abruzzo forte e gentile

20 gennaio 2019 | 20:17
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Sara Marcozzi, candidata per il Movimento Cinque Stelle alla Presidenza della Regione Abruzzo, ospite di Pausa Caffè. Priorità al lavoro e aiuti alle imprese. E sui candidati non aquilani: noi andiamo oltre i campanili

Marcozzi è reduce da una tre giorni in giro per l’Abruzzo con il vice premier Di Maio.

“Non avrei mai immaginato di essere candidato presidente quando ho iniziato con il Movimento Cinque Stelle. Mi sono avvicinata spontaneamente per fare un po’ di controinformazione rispetto a quello che ci veniva propinato”

Sara Marcozzi, già candidata alla Presidenza della Regione nel 2014: 5 anni di opposizione.

“Mi aspettavo di vedere il peggio in Regione. Ebbene, in tante occasioni la realtà è stata anche peggiore di quello che pensavo. Ho visto interessi personali prevalere su quelli collettivi, emendamenti nel bilancio mirati ad alcuni interventi che non andavano nell’interesse collettivo. Compito di una Regione è individuare e agire in base a delle priorità: non ci sono i soldi per niente, dicono. Ma in realtà ho visto che i soldi ci sono, ma sono molto male impiegati”. 

Il lavoro come priorità, qualora la Regione Abruzzo fosse guidata da Sara Marcozzi.

“Il lavoro è la priorità. Negli ultimi cinque anni la regione ha avuto un incremento di 30mila disoccupati: un dato in controtendenza rispetto al sud. E’ un problema regionale, evidentemente, non nazionale. Occorre quindi sostenere le imprese favorendo l’accesso al credito e con una nuova programmazione europea. I dipartimenti regionali che si occupano della programmazione dei fondi europei hanno ancora posti vacanti in ruoli strategici di programmazione: occorre colmare queste lacune con nuovi professionisti di europrogettazione per far ripartire l’economia della Regione. Le priorità sono lavoro, sanità, sicurezza e ambiente.

Nessun candidato aquilano: Sara Marcozzi risponde

“L’unica regola per essere candidati con il Movimento 5 Stelle è passare dalla votazione sul blog. Non sono stati eletti consiglieri aquilani nella provincia ma questo non deve essere visto come uno svantaggio. Ci presentiamo ai cittadini abruzzesi per governare l’Abruzzo. i consiglieri regionali faranno i consiglieri regionali, non i consiglieri comunali in Regione. Siamo abituati a pensare che se non abbiamo il consigliere della nostra città, saremo trascurati: ma questo ha creato un danno, legato ai campanili. Noi andiamo oltre il campanile.