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Liris contro Gravina, attacco strumentale perché la moglie corre con Legnini

31 gennaio 2019 | 11:49
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Liris contro Gravina, attacco strumentale perché la moglie corre con Legnini

Il vicesindaco Guido Liris replica al presidente Federcalcio Gravina: “Attacco strumentale per motivi politici, sua moglie corre con il centrosinistra”.

«Il Presidente Gravina dice falsità: è gravissimo lo scivolone amministrativo ed istituzionale del capo del calcio italiano e imprenditore abruzzese». È la dura replica del vicesindaco dell’Aquila Guido Liris, candidato alle regionali con Fratelli d’Italia, alle dichiarazioni del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che ieri ha attaccato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per presunti ritardi nell’utilizzo di contributi per lo stadio della popolosa frazione aquilana di Paganica con tanto di minaccia di revocare lo stanziamento di 250mila euro.

«Il giorno della elezione, la nostra Amministrazione manifestò subito la gioia per la scelta avvenuta, proprio pensando a quanto potesse essere importante la sua figura per tutto il nostro territorio – spiega ancora Liris -. Non ci saremmo mai aspettati un comportamento del genere, che fa emergere in maniera chiara il nervosismo che regna nel centrosinistra che si è mascherato con il candidato presidente, Giovanni Legnini, ma che il 10 febbraio sarà mandato a casa dal centrodestra dopo il fallimento della loro azione». Per il vicesindaco, «Gravina ha fatto una brutta figura istituzionale e sostanziale, entrando a gamba tesa nella campagna elettorale: infatti, l’amministrazione di centrodestra, in sella dal giugno del 2017, dopo tanti anni di bugie da parte del centrosinistra, ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo, concluso la procedura degli espropri ed ottenuto l’autorizzazione sismica del Genio Civile – prosegue Liris, che ha la delega ai lavori pubblici -, inoltre, c’è anche la copertura finanziaria di 500mila euro, visto che oltre ai 250 mila della Federcalcio, ci sono i 220mila del Monte dei Paschi di Siena e i 30mila dell’Amministrazione comunale». Liris si dice deluso «dal comportamento dell’illustre personaggio per certe cadute di stile, soprattutto nel momento clou della campagna elettorale nella quale non dovrebbe entrare sia per la sua caratura, sia per il suo ruolo e sia per il conflitto di interessi in quanto sua moglie è candidata con il centrosinistra. Evidentemente è talmente impegnato nell’agone elettorale per sua moglie da non aver trovato il tempo per verificare l’azione amministrativa del Comune dell’Aquila, che è stata efficace, e non aver potuto svolgere il suo autorevole ruolo, del quale siamo orgogliosi, per iniziative a favore della nostra provincia e l’intero Abruzzo. Ma i cittadini ne saranno consapevoli – chiarisce ancora il vicesindaco, il quale sottolinea infine – è da censurare la minaccia, neppure troppo velata, da parte del nostro illustre conterraneo di revocare il finanziamento molto importante per la nostra comunità perché chiude una vicenda irrisolta da diversi anni per responsabilità delle precedenti Giunte di centrosinistra».