Terremoto a Pizzoli, evacuate le scuole anche a L’Aquila

Terremoto, evacuate le scuole: tutti i ragazzi fuori in attesa di ulteriori sviluppi e indicazioni.
Dopo la scossa di 3.4 avvertita in maniera nitida a Pizzoli e in tutta la zona ovest dell’Aquila, le scuole della città hanno fatto uscire i ragazzi in attesa di sapere cosa fare.
Dopo la scossa di 3.4 avvertita in maniera nitida a Pizzoli e in tutta la zona ovest dell’Aquila, le scuole della città hanno fatto uscire i ragazzi in attesa di sapere cosa fare.
La procedura standard prevede che al di sotto della magnitudo 4 gli studenti dovrebbero rientrare in classe, terminato l’allarme.
I ragazzi del Liceo linguistico sono fuori al piazzale delle Micarelli.
Anche alle scuole medie Patinie Dante Alighieri ci sono tutti gli studenti fuori la scuola che stanno aspettando le decisioni delle Presidi.
Rispettata la procedura di evacuazione anche al Colecchi con le file preordinate di ragazzi.
Anche all’Università le persone si sono riversate nei cortili esterni per poi farvi rientro.
Si attendono gli sviluppi e gli aggiornamenti sulla situazione, mentre i ragazzi sono in attesa di rientrare nelle aule.
Se dovesse esserci una scossa superiore come magnitudo al valore di 4.5 scatterebbe il piano di emergenza comunale.
Procedura di evacuazione in emergenza
Quando viene avvertita una scossa ogni scuola, ente o attività, segue le procedure indicate nel proprio piano di emergenza le cui procedure vengono simulate periodicamente durante le prove di evacuazione.
Portiamo l’esempio del Liceo Scientifico A. Bafile di L’Aquila.
Si attende che la scossa sia terminata, riparandosi nel frattempo in luoghi sicuri (sotto il banco, sotto una porta, etc.) e poi si procede all’evacuazione nei punti di raccolta esterni precedentemente individuati e segnalati con l’apposito cartello.
Il docente procede all’appello per ogni classe per verificare che nessuno sia rimasto all’interno dell’edificio, e se la situazione è tranquilla, non ci sono danni, e non si presentano ulteriori scosse (o non ci sono particolare ordinanze), si torna alle quotidiane attività scolastiche.