Lupo Bianco 2019, esercitazione di squadre di soccorso alpine
Esercito, il 9° Reggimento Alpini L’Aquila impegnato nell’esercitazione Lupo Bianco 2019, soccorso alla popolazione civile in ambienti innevati.
San Candido (Bz) – Sono centinaia gli incidenti piccoli o grandi che interesseranno domani l’area di Misurina per lo svolgimento di un’importante esercitazione di soccorso a favore della popolazione civile. L’esercitazione, condotta da personale altamente specializzato proveniente dal Battaglione Aosta del Centro addestramento alpini, coadiuvati dal personale delle Brigate Taurinense e Julia, ha come obiettivo quello di testare e valutare le capacità delle squadre di soccorso delle unità alpine in sinergia con gli assetti della protezione civile. Tema, quello delle “attività duali” di primaria importanza per l’Esercito, e in particolare per le Truppe Alpine. Attività che viene svolta a favore della collettività, come il “soccorso piste” svolto in numerosi comprensori sciistici del nord Italia e dell’Abruzzo, e finalizzato a garantire la sicurezza di chi si dedica alla pratica dell’attività sciistica su pista, ma anche alle numerose famiglie che affollano le località innevate in questo periodo. Infatti, sono oltre 3000 gli interventi effettuati in media durante una stagione sciistica, numero che dimostra la diffusione e l’indubbia utilità di questo esercitazione.
Circa un centinaio di Alpini, selezionati tra i migliori sciatori dei diversi Reggimenti (tra i quali il 9° Reggimento Alpini dell’Aquila), in possesso della qualifica BLS (Basic Life Support) che sono quindi in grado di fornire il primo soccorso agli infortunati, anche mediante l’utilizzo, se necessario, del defibrillatore. I militari impiegati in questo particolare servizio hanno svolto appositi corsi di perfezionamento sciistico e di pronto soccorso in ambiente innevato. Fondamentale la figura dei “soccorritori” che, oltre a possedere elevate capacità sciistiche, hanno superato un corso selettivo presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta durante il quale hanno appreso le tecniche di soccorso sanitario e di movimentazione degli infortunati. In tale contesto hanno frequentato anche corsi sull’uso degli apparati defibrillatori e hanno ottenuto l’abilitazione alla guida delle motoslitte che spesso affiancano o sostituiscono la tradizionale barella “toboga” per il trasporto degli infortunati. L’equipaggiamento del soccorritore comprende inoltre un kit sanitario e tutto il materiale indispensabile per svolgere il soccorso anche in caso di incidenti dovuti al distacco di valanghe, quale pala, sonda e dispositivo A.R.T.VA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga).
L’attività di soccorso, nata per assistere i propri militari impegnati nell’addestramento sugli sci, è diventata, nel tempo, un servizio esteso alla collettività, così come il bollettino sulle condizioni della neve Meteomont che la Forza Armata, unitamente ad altre istituzioni, offre a tutti gli utenti della montagna.