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Esercito Italiano, gli Alpini in grado di resistere in condizione estreme

27 febbraio 2019 | 15:28
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Esercito Italiano, gli Alpini in grado di resistere in condizione estreme

Una sfida all’ultima goccia di resistenza tra la neve ed il freddo delle Alpi, gli alpini del nono reggimento aquilano si sono contraddistinti per tenacia e spirito di sacrificio insieme ai colleghi degli altri 21 plotoni del torneo Buffa

Così si riassume la 71^ Edizione dei Campionati Sciistici, con le parole del Gen. C.A. Claudio Berto, Comandante delle Truppe Alpine che il Generale ha definito “soldati in grado di resistere in condizioni estreme”.

Impegno e sforzo di 22 plotoni “tra cui un plotone del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila” che per tre giorni con 25 kg del loro equipaggiamento si sono contesi il trofeo Buffa che sancisce, sin dal 1931 il Reparto alpino più preparato. Per sette giorni la Pusteria e il Cadore sono stati teatro di attività militari che sono spaziate dall’addestramento montano alla tecnica alpinistica andando a verificare anche le capacità tecnico – tattiche e quelle ad operare in sinergia in situazioni emergenziali.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha chiuso la manifestazione, sottolineandone il valore per ogni singolo militare:

«Mi rivolgo a tutti ma in particolare ai più giovani, a voi che per la prima volta vi siete confrontati con questa splendida realtà dei CaSTA: guardatevi attorno. Vi renderete conto di appartenere alla grande famiglia dell’Esercito, uomini e donne che, come voi, si preparano con assoluta dedizione, ogni singolo giorno, per affrontare le sfide al meglio delle proprie possibilità».
Tante sono le sfide che si sono giocate in una settimana di intense attività: sfide tecniche come le pattuglie, il biathlon, e lo sci-alpinismo, senza tralasciare il fondo e lo slalom gigante, ma accanto a questa dimensione tecnica i Campionati sono una verifica dell’addestramento degli alpini. Verifica che passa dalla gara dei plotoni, una massacrante competizione che testa a fondo, la preparazione tecnica, fisica, ma soprattutto psicologica del personale.
Ma non sono state solo le gare le protagoniste di questa settimana, che ha visto, assieme agli alpini tanti assetti dell’Esercito, operare sul campo assieme alla Croce Rossa Militare, alle Volontarie della Croce Rossa, e alle squadre di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini. Diverse le esercitazioni: una tecnico-tattica, che ha proposto quanto di meglio l’Esercito è in grado di esprimere in ambiente innevato, con la partecipazione della squadra soccorso del Nono Reggimento, che ha testato la capacità di lavorare assieme tra i tanti soggetti che concorrono al soccorso in montagna, sia esso il CNSAS, il Bergrettung, i Vigili del Fuoco o gli assetti dei vari corpi dello Stato. Un’intensa settimana che ha dimostrato il valore formativo della montagna, che richiede sacrificio, dedizione e umiltà.

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