Tutto pronto per l’ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, si parte da Santo Stefano di Sessanio

28 febbraio 2019 | 16:59
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Tutto pronto per l’ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, si parte da Santo Stefano di Sessanio
Tutto pronto per l’ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, si parte da Santo Stefano di Sessanio
Tutto pronto per l’ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, si parte da Santo Stefano di Sessanio

Tutto pronto per l’ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, oltre 42 km di marcia tra gli scorci magnifici del Parco Nazionale e dei suoi borghi fortificati

«La 50 km Abruzzese -scrivono gli organizzatori in un comunicato stampa- sta raggiungendo numeri di partecipazione molto importanti, ci stiamo avvicinando ai 500 atleti, percorso tutto su strada ma con panorami da trail, nello splendido scenario del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga : partenza domenica 28 luglio 2019 alle ore 08.30 dalla piazza del Comune di Santo Stefano di Sessanio (gioiellino del Parco), poi si attraversano Calascio, Castel del Monte, Valico Capo la Serra, Fonte Vetica, la Piana di Campo Imperatore, Lago Racollo e arrivo presso il Comune con vista panoramica su Santo Stefano di Sessanio. L’Ultramaratona del Gran Sasso d’Italia 2019 è Campionato Nazionale di Gran Fondo UISP individuale e a squadre e prova 17° Gran Prix Iuta 2019 di Ultramaratona e Campionato Italiano IUTA di combinata individuale.
L’organizzazione della gara è affidata alla A.S.D. Marathon Club Manoppello Sogeda in collaborazione con la UISP e USACLI, con il patrocinio dei Comuni di Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nel 2015 gli atleti arrivati sono stati 144, nel 2016 gli atleti arrivati sono stati 262, nel 2017 gli arrivati sono stati 359, il 2018 gli arrivati sono stati 449 e si prevedono per il 2019 il record degli iscritti probabilmente ci avvicineremo ai 500 atleti iscritti.
Grossi atleti si sono cimentati in questo splendido percorso negli anni Di Cecco Alberico,
D’Innocenti Marco, Fiatone Antonio, Di Paolo Maurizio, Vito Sardella, Minici Giuseppe, Marco Bonfiglio e il Belga Wouter Decock, Lucchese Matteo e Stefano Velatta. Nel campo femminile la Croata Sustic Nikolina (grande top runners delle ultra), De Sanctis Francesca, Giuliani Paola e Di Vittorio Elena. Tanti Ultra Maratoneti come Vito Piero Ancora più di 1800 maratone a seguire Michele Rizzitelli, Capecchi Francesco, Angela Gargano di Barletta.

La medaglia dell’Ultra Maratona del Gran Sasso d’Italia 2019 sarà dipinta a mano su entrambi i lati (stiamo ancora decidendo se su pietra o su legno) dall’artista Morelia Persico di San Valentino in Abruzzo Citeriore (per fare un capolavoro simile credo che ci vuole tanto amore e passione). Sul lato A campeggerà Rocca Calascio, uno dei Castelli più belli al mondo situato a 1.460 metri sul livello del mare (sembra sia la Rocca più alta d’Italia), nel comune di Calascio, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, a soli 40 km di distanza da L’Aquila e circa 150 km da Roma, in primo piano un animale storico del Parco il Lupo Appenninico. Lato B dedicato al Torre Medicea di Santo Stefano. Torre di avvistamento documentata nel XIV secolo e posta in cima al borgo crollata con il terremoto del 2009, speriamo in una sua veloce ricostruzione. E’ inutile dirvi che questa non è una semplice medaglia ma è una medaglia piena di significato e storia del nostro territorio. L’Ultramaratona del Gran Sasso d’Italia è AMORE, PASSIONE, SOFFERENZA e GIOIA e lo trasmette agli atleti, organizzatori, sponsor e abitanti. Adesso ragazzi e amici runners non vi resta che correre lì dove la strada si perde nella natura nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Una gara lunga 50 km, da correre in piena estate, non è il massimo per un podista, ma se la gara
si svolge sulla piana nel Parco Nazionale del Gran Sasso “il piccolo Tibet D’Abruzzo” tutto diventa
possibile e affascinante.
Il percorso è impegnativo, si parte da Santo Stefano di Sessanio 1251 m si entra nell’antico borgo
fortificato, interamente costruito in pietra bianca calcarea, imbrunita dal tempo, purtroppo il terremoto del 2009 ha fatto cadere la bellissima Torre Medicea, speriamo in una sua ricostruzione, la prima pietra è stata piazzate, si prevede la sua costruzione in un anno, leggera discesa verso il centro abitato di Calascio 1210 m, si continua a scendere per altri 4 km fino a raggiungere 1100 m, poi la strada inizia a salire fino ad arrivare a Castel del Monte 1310 m., si attraversa il centro abitato e inizia la vera salita, paesaggio lunare, splendido, fantastico ed unico, che porterà a Valico Capo la Serra 1600 m, poi una splendida e panoramica discesa, si intravede “ il Gran Sasso d’Italia, il più alto massiccio degli Appennini, con la sua cima, il Corno Grande, che sfiora i 3000 m, poi si arriva a Fonte Vetica, da dove come d’incanto si possono ammirare il Monte Prena 2561 m e il monte Camicia 2564 m. Poi si attraversa lo splendido altipiano di Campo Imperatore e, prima dell’incrocio del lago Racollo, si vede l’Imperatore nella sua grande maestosità e bellezza, si gira a sinistra passando davanti al Lago Racollo 1573 m, altra salita fino al valico 1628 m, poi 4 km in leggera discesa, un altro piccolo strappo e poi la lunga discesa di quasi 8 km che ci fa ammirare dall’alto il lago e una delle perle d'Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio, si costeggia il lago e il paese basso e la fatica finisce al viale che porta al Comune. Dopo la gara credetemi vi rimarrà un qualcosa dentro che vi porterete sempre con voi e vi farà ritornare anche il prossimo anno. Un percorso di gara molto interessante, tecnico ed impegnativo, con un forte dislivello altimetrico di circa 1000 m, una gara che non ha niente da invidiare ad altre prestigiose 50 km italiane».

Ultramaratona, e iscrizioni si apriranno il 01 marzo 2019 sulla piattaforma ENDU:

https://www.endu.net/it/events/ultra-maratona-del-gran-sasso-ditalia-50-km/
«Correre in un ambiente così è semplicemente unico e fantastico, le bellezze del paesaggio e
l’imponenza delle montagne ti aiutano a sopportare meglio il caldo e la fatica. L’ultramaratona del Gran Sasso deve essere assolutamente valorizzata per la bellezza naturalistica, paesaggistica e per salvaguardare ed esaltare il territorio incontaminato ed unico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Grazie a tutti e speriamo in una grande giornata di sport, amicizia e solidarietà. E gustiamoci i panorami e il ristoro finale

A 10 anni dal terremoto 2009 – 2019 si correrà anche per le 309 vittime, per i loro famigliari e
per ricostruire il futuro.