Tre moschettieri per il Pd, come si divide L’Aquila alle primarie

Tutto pronto per le primarie del Pd. A L’Aquila si ripropone lo scontro Fina Pezzopane. La deputata dem a sostegno di Martina, Fina schierato con Zingaretti.
Il Pd cerca di ripartire dopo le ultime sconfitte elettorali, scegliendo il nuovo segretario nazionale tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Il primo, Zingaretti, è presidente della Regione Lazio e lo è stato anche della provincia di Roma; è stato parlamentare europeo e ancor prima segretario nazionale della Sinistra Giovanile. Martina è invece il “reggente”, dopo le dimissioni di Renzi; con Renzi, e poi con Gentiloni, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con delega ad Expo; anche Martina viene da Sinistra Giovanile, di cui è stato segretario regionale. Roberto Giachetti, incluso nel novero dei “Rutellli boys”, inizia nel Partito radicale e poi passa ai Verdi, fino a quando segue proprio Rutelli nei Democratici e poi nella formazione della Margherita. Deputato dal 2002, è stato anche vice presidente della Camera.
Come da indicazioni del partito, “le elezioni primarie per il Segretario e l’Assemblea nazionale si svolgeranno domenica 3 marzo. I seggi saranno aperti dalle ore 8:00 alle ore 20:00. […] L’elettrice/elettore esprime il suo voto tracciando un unico segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale”. Per quanto riguarda i seggi a L’Aquila, si vota alla sede Pd di via Paganica, alla sede Ance in zona Torrione, al Centro civico della Villa comunale a Paganica e presso la sede dell’ex delegazione a Sassa.
L’Aquila alle primarie del Pd, gli schieramenti.
Per quanto riguarda le liste in provincia dell’Aquila dei candidati all’assemblea nazionale, a sostegno di Zingaretti si sono schierati Michele Fina, al precedente congresso al fianco di Andrea Orlando, Lorenza Panei, Stefano Albano e Ilaria Rosa. Per Martina, invece, la deputata Stefania Pezzopane, precedentemente a sostegno di Renzi, Simone Cococcia, Valentina Di Benedetto e Giovanni Tuzi. Infine, per Giachetti, i candidati sono Antonella Fiordì, Carlo Piccone e Maria Donata Di Gregorio. Per quanto riguarda altri “grandi elettori”, anche Luciano D’Alfonso e Camillo D’Alessandro sostengono Martina, ma senza la candidatura all’assemblea nazionale. Invece il segretario provinciale, Francesco Piacente, sostiene Zingaretti.
A L’Aquila, quindi, si ripropone lo “schema” delle passate primarie, che vedevano Stefania Pezzopane e Michele Fina su fronti contrapposti, rispettivamente a sostegno di Matteo Renzi e Andrea Orlando. Questa volta, cambiano i nomi ma non gli orientamenti. Stefania Pezzopane, infatti, sostiene come capolista il “reggente” Maurizio Martina, che di Renzi è stato ministro, mentre Michele Fina – sempre come capolista – si conferma per l’ala sinistra, a sostegno di Nicola Zingaretti (che precedentemente, come Fina, aveva appoggiato Orlando).
«Il Pd – ha sottolineato Fina ai microfoni del Capoluogo.it – ha bisogno di voltare pagina, Nicola Zingaretti è la personalità più credibile per aprire nuova stagione, perché non è stato tra i protagonisti della precedente, anzi, è stato un simbolo di vittoria, perché nello stesso giorno in cui perdevamo alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, una delle peggiori sconfitte della storia della sinistra italiana, Zingaretti ha vinto nella Regione Lazio, quindi credo che possa essere il miglior esempio per una nuova storia da scrivere».
«Maurizio – ha invece sottolineato la deputata Stefania Pezzopane in sede di presentazione della mozione Martina a L’Aquila – è molto competente, coraggioso ed è un dirigente che all’indomani della sconfitta elettorale si è fatto carico di traghettare il Pd verso il congresso e di arrestare l’emorragia di voti. Ora bisogna cambiare il Pd per cambiare l’Italia».
Tre le due posizioni predominanti (al momento Giachetti sembra non avere molte chances) quella più forte sembra essere quella di Nicola Zingaretti, che ha già ottenuto circa il 50% dei consensi all’interno dei circoli. Le primarie di domenica verificheranno se questa preferenza verrà confermata anche con una platea più ampia o se Martina riuscirà a superarlo in corsa. Come però può accadere alle primarie del Pd, per le quali non è necessario essere iscritti al partito, il rischio è sempre quello che a incidere possano essere più gli “esterni” che i veri simpatizzanti. Ma evidentemente è un rischio che il Pd ha accettato da tempo.
Dopo la competizione di domenica, per il Pd arriverà finalmente il momento del congresso regionale. Al momento non è chiaro se si svolgerà prima o dopo le elezioni europee, ma prima dell’estate il Pd Abruzzo dovrebbe avere il nuovo segretario.