Il futuro dopo di noi, si parla dello spartiacque giuridico della civiltà

6 marzo 2019 | 06:57
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Il futuro dopo di noi, si parla dello spartiacque giuridico della civiltà

Pescara sarà teatro di un importante convegno dal titolo esemplificativo: Il futuro dopo di noi. Il Capoluogo ha intervistato il moderatore dell’evento, l’avvocato Roberto Delli Passeri, che illustrerà gli strumenti giuridici introdotti dalla legge del 2016.

La legge del 22 giugno 2016, n. 112, pubblicata in Gazzetta Ufficiali 2 giorni dopo, costituisce uno spartiacque di civiltà per il nostro paese.

Sul tema del “dopo di noi” si discuteva da anni e da tempo giungevano insistenti richieste da parte delle famiglie con persone affette da disabilità, di normare numerosi aspetti della vita del disabile.

A L’Aquila, il 12 Aprile 2018, è stato firmato il protocollo d’intesa per il progetto “Dopo di noi”, un’intesa sottoscritta dal Comune con la Asl durante il convegno “Autismo e disabilità grave – Il Modello L’Aquila”, tenutosi presso il Gssi.

L’Aquila si è fatta promotrice di un lavoro istituzionale all’insegna della consapevolezza s cui si continua a lavorare con la figura del disability manager e numerose iniziative.

Il futuro dopo di noi a Pescara

Pescara sarà teatro di un importante convegno dal titolo esemplificativo: Il futuro dopo di noi. Gli strumenti della legge italiana e del mercato assicurativo a beneficio del disabile.

Il convegno si terrà sabato 30 marzo 2019 dalle 9:00 alle 13:00 presso l’auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo.

Il programma del convegno

Il Capoluogo ha intervistato il moderatore del convegno, l’avvocato Roberto Delli Passeri del Foro di Pescara, associato dello studio legale Salvatori & Partners, che introdurrà le legge in questione sul “Dopo di noi”.

«Il convegno e nella fattispecie il mio intervento avrà ad oggetto la legge 112/2016 denominata sul “Dopo di noi” che disciplina la programmazione di vita del disabile da un punto di vista istituzionale.» illustra Delli Passeri.

I contesti aggregativi, oltre che familiari

Il primo articolo della legge richiama i principi alla Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità sottolineando il riferimento alla prima lettera dell’articolo 19: “le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”.

«Verrà a tal proposito affrontato il tema fondamentale delle strutture e quindi la necessità di mantenere il disabile all’interno di contesti aggregativi oltre che familiari. Una delle finalità del convegno è illustrare alle famiglie la possibilità di applicazione delle varie forme di  cohousing e social housing, in un’ottica di deistituzionalizzazione della domiciliarità del familiare con disabilità.»

«Questa legge apporta strumenti molto più vicini all’evolversi della vita del disabile nel momento del venir meno del genitore: è la prima legge e unica legge che si occupa di quest’aspetto. Prima della legge del “Dopo di noi” se non c’erano le famiglie i disabili finivano negli istituti.»

La gestione delle risorse patrimoniali del disabile

«Un altro aspetto fondamentale è la gestione delle risorse patrimoniali del disabile – prosegue Delli Passeri -.  La legge contempla tre istituti: il trust, l’affidamento fiduciario e i patrimoni vincolati.»

«Il trust, che ben interpreta lo spirito della legge, è un istituto non di diritto italiano ma un istituto del sistema giuridico anglosassone di common law, riconosciuto a seguito della Convenzione dell’Aja e adattato a “Dopo di noi” come programmazione di vita. Nel trust una persona dispone in favore di una terza persona (beneficiario) il proprio patrimonio o una parte attraverso un’altra persona (trustee) che lo amministri per per conto del disponente in favore del beneficiario, sotto la supervisione di un “guardiano”

«Nel complesso, oggi, con questi 3 istituti, il legislatore tutela e disciplina tutti gli aspetti pratici e patrimoniali della vita del disabile.»

Le lacune della legge

La legge comunque ha delle lacune:  sono escluse dai possibili beneficiari le “persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale nonché in vista del venir meno del sostegno familiare (…).”

«Sono quindi esclusi gli anziani non autosufficienti e le persone con una disabilità non riconosciuta come “grave” e le disabilità legate all’invecchiamento fisico.»

Gli aspetti da trattare nel convegno

Durante la mattinata del 30 marzo verranno analizzati i vari aspetti del “Dopo di noi”: l’aspetto istituzionale per cui sarà presente la Dott.ssa Carmela Di Vincenzo  dell’AUSL di Montesilvano; l’aspetto legale che sarà curato dall’avvocato Barbara Empler del Foro di Roma, associata dello studio Salvatori & Partners come l’avvocato Roberto Delli Passeri e dalla dott.ssa Simona Camilli, notaio in Cepagatti; l’aspetto assicurativo garantito dalla presenza del dott. Paolo Testa, agente generale Vittoria Assicurazioni Pescara; l’aspetto architettonico/architetturale con la partecipazione degli architetti Stefano Vagnoni e Carlo Gaspari e l’aspetto fiscale, trattato dal dott. Roberto Pertile, commercialista in Roma.

Il convegno è organizzato dal Centro Studi Europeo Hermes, del cui comitato scientifico è membro l’avvocato Roberto Delli Passeri.