Poste L’Aquila, l’ufficio più rosa è in via della Crocetta

8 marzo 2019 | 06:43
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Poste L’Aquila, l’ufficio più rosa è in via della Crocetta

Poste, nell’ufficio di via della Crocetta su un totale di 26 dipendenti le donne sono 20. Rappresentanza femminile al 77%, tra le più alte in regione

Rappresentanza femminile dunque al 77%, tra le più alte a livello provinciale e regionale.

Su scala locale infatti la percentuale delle donne impiegate nei 157 uffici postali del territorio è del 65%, mentre in tutta la regione la media arriva al 68% su un totale di 470. Nella provincia aquilana sono invece ben 17 gli “uffici rosa”, ovvero composti da personale interamente femminile.

Numeri importanti anche sul fronte recapito per quanto riguarda le Poste, dove in Abruzzo le donne rappresentano il 58% della forza lavoro.

A L’Aquila e provincia la rappresentanza si attesta al 52%, ma nel Centro di Recapito di Centi Colella l’universo femminile raggiunge il 58% del personale. A livello provinciale, tra i centri di distribuzione più importanti, quello aquilano è il più rosa: segue Sulmona con il 56%, più staccato Avezzano con il 42%.

Dati che confermano l’impegno di Poste che, in oltre 150 anni di storia, ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del lavoro femminile in Italia: la prima donna è stata assunta nel 1863. Dattilografe e telegrafiste, le impiegate si dimostrano subito ottime lavoratrici: serie, veloci, instancabili ed organizzate. Nel 1881 le donne impiegate sono più di 500, ma il numero è destinato a crescere. Nel 1901 sono più di 3.000 e dieci anni dopo superano quota 8.000. Oggi, le donne del Gruppo sono circa il 55% della popolazione aziendale, e rendono Poste Italiane una delle aziende “più rosa” del nostro Paese, con un’importante presenza femminile anche ai vertici.

L’elevata presenza femminile in Azienda è resa possibile grazie anche ad attente politiche aziendali sulle pari opportunità. Poste Italiane, tra le tante misure in atto, tutela la maternità garantendo alle lavoratrici un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello previsto dalla legge, mettendo inoltre in atto iniziative che hanno l’obiettivo di trasformare l’esperienza di genitorialità in un momento di crescita anche professionale.