Poliambulatorio Vita, il professor Cerusico annuncia l’arrivo di tre bebè

9 marzo 2019 | 09:14
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Poliambulatorio Vita, il professor Cerusico annuncia l’arrivo di tre bebè

Poliambulatorio Vita, Fabrizio Cerusico annuncia le prime gravidanze per la città dell’Aquila.
In arrivo tre bebè perché una delle due gravidanze è gemellare.
“Il poliambulatorio è uno spazio fecondo e positivo”.


Il professor Fabrizio Cerusico annuncia le prime gravidanze per la città dell’Aquila, le prime due dall’avvento della sua metodologia all’interno del Poliambulatorio Vita, che porteranno tre bebè perché una delle due gravidanze è gemellare.

Una vittoria per due donne (e due coppie aquilane) che, dopo aver seguito altrove metodi e specialisti, inseguendo il sogno di poter rimanere incinta, hanno coronato questo forte desiderio proprio qui a L’Aquila.

Una doppia vittoria dunque

Un metodo vincente, fatto di accoglienza e di cura del paziente soprattutto nei due aspetti della dieta e dell’appoggio psicologico dove si ritrova anche la coppia: spesso infatti, come dice il professor Cerusico, la coppia infertile si perde.

Uno spazio positivo e fecondo

Lo staff del Poliambulatorio Vita, gestito da Maurizio Papale, ha creato uno spazio positivo e fecondo.

«Perché, di fondo, la famiglia Papale è positiva e feconda – risponde Fabrizio Cerusico -. Scegliere L’Aquila per me ha coinciso in primis con lo scegliere la famiglia Papale. Oltre al fatto che a L’Aquila sono legato da ricordi familiari preziosi, poiché mio padre è stato anni fa allenatore della squadra di calcio della città.»

«Peraltro sono lieto di lavorare con professionisti come il dottor Andrea Muscatello (responsabile del servizio di Diagnosi prenatale e Medicina Fetale): è grazie a lui che ho conosciuto questa splendida famiglia.»

Un’energia empatica che si percepisce

Si percepisce l’energia e la predisposizione a prendere in carico il paziente. Le coppie che si recano nel Centro di Fertilità Pma di I livello e Poliambulatorio di diagnosi prenatale Vita si sentono finalmente accolte e comprese e soprattutto trovano finalmente un interlocutore che sia terzo e che tranquillizzi in merito all’eziologia dell’infertilità.

«Ogni paziente è diverso – spiega il professor Cerusico -: non è concepibile trattare tutti i pazienti alla stessa stregua, con lo stesso farmaco, lo stesso atteggiamento e la stessa modalità. L’arte della maieutica socratica, di cui noi medici abbiamo perso da tempo la cognizione, dovrebbe essere ripristinata perché è il medico che deve scavare nell’anima e nell’essenza del paziente.»