L’Aquila, si è dimesso il sindaco Pierluigi Biondi

Si è dimesso il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. L’annuncio in una conferenza stampa dopo la crisi esplosa nella maggioranza. I dettagli
La notizia era nell’aria da questa mattina: ma nelle ultime ore, con l’ultimatum della Lega e la richiesta di verifica della maggioranza da parte di Giorgio De Matteis– dello stesso partito del sindaco Biondi, Fratelli d’Italia – il processo si è di fatto accelerato.
In una conferenza stampa urgente convocata per le 17.30 a Palazzo Fibbioni, il sindaco dimissionario ha spiegato le ragioni di questo gesto, non prima di una lunga premessa in cui ha fatto il punto della situazione.
Presenti, fra il pubblico, anche l’assessore Carla Mannetti, il neo vicesindaco Daniele, il presidente del consiglio comunale Roberto Tinari e i consigliere D’Angelo.

Questo il passaggio più significativo della conferenza stampa di Biondi:
“C’è bisogno di una giunta e di un consiglio comunale in grado di aiutare ed indirizzare, senza pregiudizi e senza giochi di posizionamento. Seppure fanno parte della dialettica politica e seppure siano utilizzabili come elemento di rappresentazione delle istanze, generano cattive interpretazioni nella cittadinanza, che vive ancora molti problemi e che non comprende appieno certe questioni e vorrebbe uno stile diverso ed una sobrietà istituzionale diversa.
“La cosa più importante è garantire la sopravvivenza al Comune dell’Aquila in condizioni dignitose: ed oggi, senza i fondi per il bilancio da parte del Governo (10 milioni) non siamo in grado di garantire i servizi”
“Io non sono disposto né a mettere le mani nelle tasche delle imprese e delle famiglie aquilane – perché il mancato trasferimento di queste somme provocherà innalzamento delle tasse e taglio dei servizi – né a fare l’esattore per conto terzi. Se non arrivano questi fondi farò fare questo lavoro ad un commissario. Non farò fare passerelle ai politici, non aumenterò le tasse. Uscito da qui, firmerò le mie dimissioni.”
Intanto, il Partito Democratico ha indetto per domani mattina una conferenza stampa.
Qui la diretta de Il Capoluogo
“Scusate la convocazione in questo orario irrituale” ha esordito il sindaco Biondi.

“Ci tenevo, di persona, a portare a casa due cose importanti: la consegna della menzione speciale nell’amito del Premio Nazionale del Paesaggio fatto dal Mibace la firma di una lettera ai sindacati per l’applicazione della clausola sociale per gli operatori di Verdeaqua.”
“L’Aquila è in una fase molto importante della sua storia recente, con il decennale alle porte. La fase è molto delicata: da un lato le risposte del Governo sono ancora insufficienti rispetto alle necessità di L’Aquila e del cratere tutto. Dall’altro, c’è una situazione locale che impone alle forze politiche rappresentate in consiglio una assunzione di responsabilità.
“Per quanto riguarda il Governo, ieri c’è stato l’incontro con Vito Crimi al quale ho chiesto conto di una serie di cose: fra tutte, i fondi per il riequilibrio del bilancio del Comune, cifra quantificata in oltre 12 milioni di euro. Le rassicurazioni riguardano solo 10 ma non ci sono tempistiche. Ma non è l’unica cosa: reclamo da tempo lo stato della ricostruzione pubblica . Restano congelati 400mila euro dell’anno scorso e di questo anno, frutto delle economie derivanti dalla convenzione stipulata con Abruzzo Engineering. Questi fondi sono bloccati per cavilli burocratici incomprensibili, che impediscono di assumere a tempo indeterminato professionalità importanti destinate alla ricostruzione dei beni pubblici”
“La programmazione della delibera 48 è ferma a dicembre 2017: reclamo una nuova programmazione, almeno per quanto riguarda la ricostruzione pubblica del 2019 e fino al 2021. Poi, l’impiego dei fondi del 4%, Restart: non possiamo interrompere il flusso al 2020 perchè nella fase in cui L’Aquila sarà a un punto avanzato di ricostruzione, avremo necessità di usare risorse in maniera più efficace per sostenere la ripresa e le problematiche della città. Il comitato di indirizzo per i fondi del 4% non si è più riunito: siamo fermi ancora alla programmazione fatta precedentemente. Fra questi progetti, ci sono gli 8 milioni di euro per finanziare il Piano di Sviluppo del Gran Sasso, l’albergo di Campo Imperatore. Poi c’è la battaglia sulle tasse: non ci sono notizie nemmeno riguardo la soglia dell’innalzamento del de minimis.”
“Poi c’è il dato locale. Questa città merita di essere amministrata con attenzione, responsabilità, senso del dovere e sensibilità che si deve a città ferita”
Questa è una città in cui è in corso da 2 anni a questa parte un percorso di rinnovamento: difficile, lo sapevamo. Procedimenti annunciati e mai iniziati, clamore su iniziative che si sono perse: questo è stato prima di noi. Questa attività credo che non debba essere interrotta da questioni dove legittimità e ambizioni dei singoli e dei partiti eccedano nell’autoreferenzialità. Quello che è buono per il partito, deve essere buono per tutti.”

Prima di comunicare la sua decisione, Biondi enuncia molti degli obiettivi in dirittura d’arrivo in città: Palazzo Margherita riconsegnato alla cittadinanza entro la primavera prossima, il primo bus elettrico in regione che gira già per le vie della città, il fascicolo elettronico del cittadino.
“C’è bisogno di una giunta e di un consiglio comunale in grado di aiutare ed indirizzare, senza pregiudizi e senza giochi di posizionamento che, seppure fanno parte della dialettica politica e seppure sono utilizzabili come elemento di rappresentazione delle istanze, generano cattive interpretazioni nella cittadinanza, che vive ancora molti problemi e che non comprende appieno certe questioni e che vorrebbe uno stile diverso ed una sobrietà istituzionale diversa”
“La cosa più importante è garantire la sopravvivenza al Comune dell’Aquila in condizioni dignitose, ed oggi senza i fondi (10 milioni) non siamo in grado di garantire i servizi”
“Io non sono disposto né a mettere le mani nelle tasche delle imprese e delle famiglie aquilane, perché il mancato trasferimento di queste somme provocherà innalzamento delle tasse e taglio dei servizi – né a fare l’esattore conto terzi. Se non arrivano questi fondi, farò fare questo lavoro ad un commissario. Non farò fare passerelle ai politici, non aumenterò le tasse. Uscito da qui firmerò le mie dimissioni.”
Il comunicato ufficiale del sindaco dimissionario Pierluigi Biondi
Con la serenità, il senso di responsabilità e il rispetto che si deve alla comunità aquilana, ho deciso di rassegnare le dimissioni da Sindaco. Il governo nazionale, ma anche le forze politiche locali, sembrano non dare la dovuta attenzione all’Aquila e al suo territorio, nonostante il decennale del sisma sia alle porte. Una ricorrenza che segna una fase estremamente delicata della rinascita, che ha più che mai bisogno di impegni chiari, di prospettive e di uno sforzo condiviso, che faccia prevalere l’interesse della collettività, rispetto a quello dei singoli.
In meno di due anni, abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti, pur nella complessità di una situazione ereditata con molte criticità. Penso alle stabilizzazioni del personale del Comune, alle certezze che finalmente sono state fornite ai dipendenti Ripam, all’accordo attuativo per la caserma Rossi, al progetto di riqualificazione dell’area di San Basilio, al concorso di idee per Porta Barete, alla riforma delle società partecipate, al piano per l’edilizia cimiteriale, al piano per il riassetto dell’edilizia scolastica, all’accordo con Anac e Provveditorato alle Opere pubbliche per velocizzare l’assegnazione degli appalti per la ricostruzione delle scuole, ai criteri adottati nell’assegnazione degli alloggi del progetto Case che garantiscono in primis gli aquilani e chi ha scelto di rimanere in questa città, all’attenzione alle problematiche legate alla disabilità e l’istituzione del disability manager, all’avvio dei cantieri di Palazzo Margherita e della De Amicis. E, ancora, al Piano per la mobilità urbana sostenibile, all’anello tra le statali 17 e 80 a ridosso del casello autostradale che con il nostro impulso finalmente vedrà la luce, alle risorse che siamo riusciti a dirottare su questo ente grazie ai fondi europei – parliamo di oltre un milione con i progetti vincitori di bandi, cinque per la mobilità elettrica (fondi ReStart) e altri cinque legati ai programmi di Sviluppo urbano sostenibile – all’acquisto di nuovi mezzi pubblici tra cui il primo bus completamente elettrico d’Abruzzo, al fascicolo elettronico del cittadino, alla valorizzazione delle delegazioni che sono tornate a essere un punto di riferimento per i cittadini, alla rimodulazione del piano di sviluppo del Gran Sasso, al memorandum con l’Agenzia spaziale europea per lo sviluppo del 5G, all’accordo con il Mibac che ha portato a un milione di euro per le iniziative legate al decennale, al rilancio, vero e riconosciuto, di iniziative come i Cantieri dell’immaginario e la Perdonanza celestiniana, all’intesa che porterà a far sì che la maratona jazz diventi un appuntamento fisso, al bando da dieci milioni per lo sviluppo del turismo per L’Aquila e il Cratere, all’attivazione dell’infopoint alla Fontana luminosa, alla riduzione della tassa sui rifiuti per le attività produttive, l’arrivo della tappa del Giro d’Italia (lo scorso anno a Campo Imperatore e quest’anno nel centro della città), la partita di rugby internazionale tra Zebre e Dragons che ha portato allo stadio Fattori 6000 persone, l’attivazione della cabina di regia per la smart city, l’istituzione della commissione per l’arredo e il decoro urbano, il riconoscimento per la città dell’Aquila (unica in Italia) dalla commissione europea nell’ambito del progetto Digital cities challenge, l’apertura delle trattative per il parcheggio in zona Porta Leoni e l’approvazione del progetto per quello a San Bernardino, la revoca alla società che gestiva l’aeroporto di Preturo e la costante collaborazione proficua con università e centri di ricerca internazionale, come Gssi e Infn.
Sono solo alcune delle tante azioni poste in essere in poco tempo, nella piena legalità, trasparenza e legittimità degli atti amministrativi. Mi trovo nella condizione di dover interrompere questo processo virtuoso, ripeto, per l’assenza di risposte concrete da parte del governo e per l’atteggiamento autoreferenziale della politica locale.
Il sottosegretario Crimi mi ha detto che il decreto Etna – che dovrebbe prevedere lo stanziamento di fondi per dieci milioni di euro, per le maggiori spese e le minori entrate del Comune – forse andrà in discussione la prossima settimana. Troppi condizionali, in questa informativa del governo, con tempi decisamente incerti.
Alcune componenti politiche che, insieme a me, sono state chiamate ad amministrare la città nel giugno del 2017, sembrano aver smarrito la forza propositiva e l’entusiasmo di quei giorni. È come se avessero dimenticato che l’obiettivo unico e primario è la ricomposizione comunitaria della città e del suo territorio, attraverso politiche e interventi efficaci, che abbiano come fine ultimo la crescita e il benessere dei cittadini.
È questo il momento per dimostrare che la città può contare su una classe dirigente consapevole e matura, che sappia coniugare valori e azioni di una buona e sana amministrazione.
Nel primo pomeriggio ho formalizzato le dimissioni davanti al segretario generale, ben conscio della loro forza dirompente, ma convinto che la città non può subire la vaghezza del governo né l’immaturità di alcune espressioni della politica locale.
Pierluigi Biondi – Sindaco dell’Aquila