Di Benedetto di fuoco, io in Regione perché progetto Legnini è distante dal Pd

Americo Di Benedetto risponde per le rime al segretario Pd Di Sabatino. Io e Passo Possibile lontani dal Pd, come progetto Legnini
Risponde per le rime Americo Di Benedetto al segretario regionale del Pd Di Sabatino.
A scatenare l’infuocata risposta del neo consigliere regionale Di Benedetto il commento, a mezzo comunicato stampa, del segretario Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino: quest’ultimo era, infatti, intervenuto sulla situazione al comune dell’Aquila dopo le dimissioni di Biondi e, in particolare, sulla proposta di sostegno ad una giunta tecnica ed estranea a movimenti già presenti in maggioranza, portata avanti appunto dal Passo Possibile.
Di Sabatino – che peraltro attribuisce a Di Benedetto la corsa al Comune nelle file del Pd – ritiene inaccettabile la proposta di sostegno al centrodestra. Ma si spinge più in là: “Tutto questo non è in linea con il nuovo progetto politico inaugurato durante le regionali e portato avanti sotto la guida di Giovanni Legnini. La strada che abbiamo deciso di percorrere non permette inciuci o accordicchi. In questo momento non possono esserci scialuppe di salvataggio, simili scelte non potrebbero essere giustificate dagli aquilani”.
Una serie di “inesattezze” che Di Benedetto non lascia cadere: da qui la risposta di fuoco.
“Prendo atto che il Segretario regionale del PD ha tanta premura dei problemi, quelli seri evidentemente (sic!) della città dell’Aquila che si è sentito in dovere di intervenire (a chiamata…).
Lo fa con un comunicato stampa. Benintesi, con un comunicato stampa.
Lo fa, tra l’altro, riportando cose inesatte. E sono gentile.
Porto a conoscenza del “nuovo” Segretario regionale PD che sono stato candidato a Sindaco dell’Aquila non dal PD. Questo lo sanno anche le pietre in città e non solo. Tranne lui”
“A L’Aquila non esiste una coalizione di opposizione (fu sciolta il giorno dopo la sconfitta. La mia, chiaramente…) e quindi nessuno, men che meno il PassoPossibile è sotto l’egida, la supervisione e il “direttorio” del PD ancor meno se regionale”
precisa Di Benedetto che sulla recente elezione in Regione è ancor più netto.
“Relativamente alle vicende legate alle ultime elezioni in consiglio regionale voglio evidenziare che il modello Legnini è tanto, ma tanto distante da quello che il Segretario regionale PD prova a declinare e che è proprio in virtù di questo che mi sono candidato. Mi sono candidato, sì! Perchè sono stato eletto, io. Non nominato.
E, se può servire per evitare ulteriori incomprensioni, a L’Aquila città, che è stata oggetto della già citata premura e attenzione del più volte menzionato Segretario regionale PD, prendo tanti voti quanto tutto il PD messo insieme, per l’appunto.
Fughi la paura, il Segretario, su Marsilio.
A L’Aquila abbiamo problemi ben più importanti da risolvere e, il Segretario regionale PD, con questa sua levata d’ingegno, non contribuisce minimamente a farlo.”