Burofollia ex Intecs, lavoratori rischiano di dover ridare la Naspi

Ennesima beffa per i lavoratori ex Intecs, sospesa la Naspi. Presidio davanti alla sede dell’Inps. Famiglie senza reddito rischiano di dover restituire la disoccupazione.
A partire dalle 10 di domani, gli ex lavoratori Intecs saranno riuniti in presidio davanti alla sede Inps dell’Aquila, in via dei Giardini, a seguito della sospensione della Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione) da parte dell’ente. Lo annuncia la Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila.
«Ormai si tratta di una vera e propria emergenza sociale» spiega il segretario generale della Fiom aquilana, Elvira De Sanctis al Capoluogo.it. Da una parte, infatti, resta sospeso quanto dovuto dall’azienda per l’ingiusto licenziamento, in quanto la stessa azienda è entrata in concordato preventivo, una fase piuttosto lunga nelle mani del Tribunale di Roma. Dall’altra, l’Inps sta comunicando l’interruzione dell’erogazione del sussidio di disoccupazione, in quanto ritiene che manchino i requisiti.
Ma se mancano i requisiti, beffa nella beffa, per il sindacato il rischio è l’Inps richieda indietro quando finora erogato. Così, lavoratori senza stipendio e senza ammortizzatori sociali, si ritroverebbero nelle condizioni di dover ridare indietro quel poco ricevuto nei mesi precedenti.
«Si tratta di persone e famiglie che non hanno entrate – sottolinea Elvira De Sanctis – per cui è importante evidenziare questo cortocircuito terrificante che configura una vera e propria emergenza sociale».
Da qui, la decisione di attivare il presidio presso la sede dell’Inps, nella speranza di ottenere visibilità e attenzione per scongiurare l’ennesima beffa.