L’Aquila, commercianti del centro storico in rivolta

Questa mattina la protesta dei commercianti del centro storico. Appello alle istituzioni e anche ai cittadini.
Il Gruppo commercianti denuncia una situazione insostenibile fatta di scelte scoordinate e, troppo spesso, sbagliate.
A farne le spese chi, con caparbietà e con sacrifici economici continui, ha deciso di tornare a lavorare nel centro storico della città.
Francesca Manzi, “Siamo senza un’amministrazione”
«Siamo senza un’amministrazione e senza un cronoprogramma.»
Francesca Manzi, commerciante appartenente ad una delle storiche famiglie della città, intervistata da Il Capoluogo, ha spiegato che non si chiede nulla di eccezionale, ma una città vivibile e servizi per chi vive e lavora in centro.
Dalle vetrine del suo negozio campeggia la scritta “Noi ci arrendiamo”.
«Attendiamo una chiamata dal Comune, è l’unica cosa che speriamo per poter risolvere i problemi.»
Confesercenti al fianco dei commercianti
Al fianco dei commercianti in protesta anche il presidente di Confesercenti L’Aquila, Mario Antonelli. «Questa protesta è il grido d’aiuto dei commercianti che restano, nonostante le difficoltà quotidiane. Commercianti che non devono essere lasciati soli», ha affermato Antonelli ai microfoni de Il Capoluogo.
«Noi, come Confesercenti, vorremmo creare un documento da presentare alle autorità, che racchiuda problemi e criticità dei commercianti. Poi, si potrà iniziare a concertare insieme le iniziative da attuare in futuro. Fondamentale sarà avere un confrontocostante e diretto con le istituzioni».
Anche il consigliere regionale Giorgio Fedele ha partecipato alla manifestazione.
«Trovo sia il momento di ascoltare i cittadini e i commercianti sulle esigenze di tutti i giorni. Spesso la politica tralascia il particolare.» ha dichiarato Fedele ai microfoni de Il Capoluogo.
«Basterebbe ascoltare chi vive quotidianamente questa realtà per dare delle soluzioni che non possono prescindere da una programmazione a lungo termine.»
«Questi problemi dipendono dalle lungaggini della ricostruzione. Nel momento in cui si dà una funzione a una porzione della città, bisogna dare seguito a queste iniziative.» prosegue Fedele.
«Bisogna capire in che modo si può riportare la vita all’interno del centro storico dell’Aquila. Non è sufficiente fare degli interventi spot come il bando Fare Centro che sicuramente può essere un incentivo e uno strumento ma che, da solo, non ha la possibilità di arrivare a quel risultato.»
«Il primo passo da fare era riportare gli uffici pubblici in centro, a partire dal Comune, sia per dover più affrontare dei costi di affitto che la città sta affrontando da 10 anni, sia per riportare la vita in centro tutto il giorno, tutti i giorni.»