Villa Sant’Angelo, 14 ragazzi da Mosca alla scoperta di cucina e territorio

Sono tornati a Villa Sant’Angelo i ragazzi dell’Anglo-American School di Mosca. 4 giorni per cucinare, scoprire tradizioni e visitare L’Aquila.
Quattro giorni a Villa Sant’Angelo per una full immersion tra cucina, giardinaggio e visite turistiche.
Sono arrivati lunedì 18 marzo i 14 studenti della Anglo-American School di Mosca, giunti a Villa Sant’Angelo per un progetto a metà strada tra una fattoria didattica e un’esperienza socio-culturale a 360 gradi. Quattordici ragazzi, quindi, divisi in sottogruppi che, ospitati all’interno dell’Agriturismo “La Villa”, si sono divisi tra attività di giardinaggio, di manutenzione della struttura ricettiva e pratica di cucina Made in Italy.
«Un’iniziativa che ormai ha preso piede. Il progetto è nato anche grazie ad un insegnante dell’Anglo-American School di Mosca, che è originario proprio di Villa Sant’Angelo e che ha scelto l’Abruzzo e il nostro territorio come meta, non solo turistica, da far raggiungere alla classe che, ogni anno, deve compiere questo percorso nell’ambito del suo programma di studi», spiega alla redazione de Il CapoluogoIlse De Matteis, titolare della struttura, a gestione familiare.

Villa Sant’Angelo: un viaggio tra tradizioni e sapori diversi.
Dal lunedì al venerdì i ragazzi, originari di ogni parte del mondo – c’erano cinesi, sudamericani, indiani – hanno dipinto vasi, effettuato opere manutentive nello spazio d’ingresso all’agriturismo, impastato la pasta all’uovo e, nelle vesti di macellai, si sono anche cimentati nelle numerose operazioni di trattamento carni nella filiera del maiale.

«I ragazzi sono stati bravissimi e a fine corso noi, come personale della struttura, abbiamo rilasciato loro un attestato di partecipazione al “Corso di Cucina Italiana”». Oltre alle attività proprie della vita quotidiana e di campagna, gli studenti si sono spostati, a bordo di biciclette, alla scoperta dei luoghi più famosi dell’Aquila e non solo: hanno visitato i monumenti storici del capoluogo, il ponte romano di Campana e, inoltre, alcuni di essi hanno svolto diverse attività sociali per il Comune di Villa Sant’Angelo.
«Credo molto nel turismo internazionale e questo esperimento, diventato ormai una piccola tradizione, dimostra come si possa fare sistema mettendo in pratica attività semplici, tipiche di un territorio o di un paese, che giovani stranieri non conoscono. L’attività svolta, inoltre, – conclude Ilse De Matteis – riesce sempre ad unire formazione e divertimento. Basti pensare che molti hanno già prenotato per il prossimo anno».