Goriano Sicoli, tra i vicoli ricostruiti dieci anni dopo





Il viaggio del Capoluogo nel decennale del sisma ci porta oggi fra i vicoli ricostruiti di Goriano Sicoli, splendido borgo subequano la cui ricostruzione è quasi completata. L’intervista al sindaco Marganelli.
Sono il simbolo di una ricostruzione che dà i frutti sperati: restituire alla cittadinanza e ai tanti gorianesi in giro per il mondo – e che tornano qui per le feste e in estate – il loro paese.



A Goriano Sicoli il terremoto del 2009 di danni ne aveva fatti parecchi eil Capoluogo ci era venuto anche tre anni fa, per vedere come stessero le cose.
L’onda sismica non aveva avuto pietà né del santuario di Santa Gemma – vero e proprio punto di riferimento della cittadinanza, non solo fisico ma soprattutto spirituale – né delle scuole, rase al suolo.


Il Santuario di Santa Gemma nelle foto scattate da Il Capoluogo tre anni fa


Il Santuario di Santa Gemma oggi
E proprio dalle scuole, qui a Goriano, era ricominciata la ricostruzione, bellissimo esempio di una comunità che riparte dai più piccoli per combattere lo spopolamento legato non solo al sisma ma anche alle difficoltà delle aree interne.
Grazie alle donazioni di Legacoop ( a fare da tramite l’allora sindaco Sandro Ciacchi) e poi della Provincia di Varese sono state costruite in meno di 6 mesi la scuola primaria e quella dell’infanzia: strutture antisismiche, belle, colorate ed ecocompatibili che tuttora – a 10 anni dal terremoto – attirano studenti dal circondario e non solo dallo stesso paese.


Goriano Sicoli, manca un solo aggregato per terminare la ricostruzione del paese. L’intervista al sindaco Rodolfo Marganelli
Rodolfo Marganelli è al nono anno da sindaco: l’anno prossimo si tornerà alle urne. Due mandati interamente dedicati alla ricostruzione del paese e al tentativo – ben riuscito – di non far andare via chi, a Goriano, ci è nato e cresciuto.
“La ricostruzione privata è terminata per l’87 per cento. In centro storico partirà fra un mese un altro aggregato, l’ultimo: con quello raggiungeremo il 100% della ricostruzione privata di Goriano Sicoli, presumibilmente entro il 2021“. “Hanno lavorato tecnici e imprese locali” sottolinea Marganelli: una economia che è rimasta qui.



“Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, purtroppo la burocrazia ci attanaglia. Però almeno tre o quattro lavori partiranno entro il 2019. Parliamo del rifacimento della piazza della chiesa di Santa Gemma, che partirà a breve, e poi non appena arriverà il via libera dell’USRC di Fossa faremo la gara d’appalto per l’ex convento delle clarisse: riporteremo alla luce le arcate del vecchio monastero.”


Un quadro roseo della situazione: non altrettanto si può dire delle chiese.
“Unico cruccio che ho: le chiese, la cui ricostruzione purtroppo non dipende da noi” ammette Marganelli.
“Il Santuario di Santa Gemma ha avuto i fondi derivanti dal finanziamento dell’8 per mille, 2 milioni e mezzo. L’ultimazione dei lavori è prevista secondo la programmazione del Mibac: ora siamo, però, fuori programmazione e dovremo lavorare per vedere cosa si può fare. I due terzi dei lavori sono fatti, i lavori strutturali sono completati. Manca un terzo ma purtroppo non dipende da noi”.
Situazione peggiore per la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nova: anch’essa fuori programmazione, è chiusa dal 6 aprile 2009 e spicca, con il campanile, come punto più alto del paese, non a caso costruito proprio sui ruderi di un castello costruito dai Conti di Celano. Si può ammirare però solo da dietro un cancello.


Un decennio positivo, seppure con molte difficoltà per il sindaco Marganelli.
“Noi ci siamo focalizzati sulla ricostruzione perché la cosa importante era proprio non far andare via le persone. Dopo dieci anni ci sono molte famiglie che potrebbero tornare ad abitare qui perché le case sono state ricostruite: già in tanti sono tornati e davanti alla chiesa è venuta ad abitare una giovane coppia.” Non mancano poi i turisti, che stanno acquistando seconde case in paese
“Oltre alla ricostruzione materiale, per noi è stato importante concentrarci su quella economica, soprattutto basata sul turismo. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sugli incentivi che sono stati dati ai comuni del cratere per turismo e sviluppo turistico: con fondi della cultura abbiamo organizzato manifestazioni culturali ed enogastronomiche. Abbiamo inserito in questo quadro anche le giornate del Fai, con la visita alla casa di Santa Gemma. Sono iniziative che aiutano a far conoscere il territorio. Credo che sia stato un decennio positivo, seppure con difficoltà”
