L’Aquila, il cantiere della Scuola De Amicis riprende vita

A San Bernardino qualcosa si muove attorno alla scuola De Amicis. All’opera in zona in questi giorni camion e operai.
All’opera in zona in questi giorni camion e operai, con il cancello della storica scuola elementare aquilana di nuovo aperto.


La De Amicis è uno degli emblemi del terremoto del 2009, con la sua ingarbugliata storia di appalti e revoche, donazioni famose – “Le Amiche per L’Aquila” – e puntellamenti.
L’ultimo capitolo di questa storia infinita lo scorso 2 ottobre, giorno in cui era prevista la consegna dei lavori alla nuova ditta aggiudicataria.
Una consegna che però quel giorno si rivelò “simbolica”: la ditta presente nel cantiere, la MGM di Latina, minacciava di non lasciare i locali,bloccando l’ingresso con un lucchetto e annunciando ricorsi contro la nuova aggiudicazione.

Cosa è successo in questi anni? Difficile riassumerlo in poche righe, vista la complessità della vicenda.
Partiamo dal fondo: nello scorso luglio il Consiglio di Stato, sezione quinta, ha definitivamente accolto l’appello proposto dal Provveditoratosulla vicenda della scuola De Amicis, dichiarando inammissibili il ricorso e i motivi aggiunti della laziale Mgm Costruction and Engineering Spa.
L’appalto per la ricostruzione della De Amicis era stato vinto nel 2013 da una ditta che venne però dichiarata decaduta per non avere confermato il possesso dei requisiti: nonostante ciò, intentò ricorso, perdendo. Subentrò, appunto, la MGM di Latina che però, dopo avere sottoscritto il contratto e redatto il progetto esecutivo, ha parzialmente perso i requisiti di legge per l’esecuzione dell’opera. Da qui è nato un lungo contenzioso, prima davanti al Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo – che ha accolto i motivi della Mgm – e il successivo ricorso del Provveditorato al Consiglio di Stato, che ha visto prevalere le ragioni del Provveditorato stesso.
Da qui, la stipula del contratto con il Consorzio SEI – Società Edilizia Integrata Scarl di Roma.






Un simbolo, quello della scuola aquilana, alla cui ricostruzione pensarono anche le Amiche per l’Abruzzo: artiste del calibro di Gianna Nannini, Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Giorgia, Elisa destinarono infatti al restauro di questo edificio il ricavato (poco più di 900mila euro) di un concerto benefico.
L’importo totale dell’intervento, riporta la scheda pubblicata sul sito del Commissario per la ricostruzione, è superiore ai 16 milioni.
Seicento anni di vita per quell’edificio, nato come Ospedale – fondato da San Giovanni di Capestrano – e che di volta in volta, nel corso dei secoli, ha cambiato destinazione d’uso pur rappresentando sempre una testimonianza viva del tessuto cittadino.