Regolamentare il centro storico di L’Aquila, commercianti chiedono odg in Consiglio comunale

Dopo la protesta, la proposta: odg condiviso in Consiglio comunale per regolamentare il centro storico. Prosegue la battaglia dei commercianti.
Regolamentazione parcheggi, decoro ubano, vivibilità. I commercianti del centro storico, dopo le proteste dei giorni scorsi, sono al lavoro per la redazione di un documento da condividere con l’intero Consiglio comunale al fine di regolamentare il centro storico. In precedenza i commercianti avevano incontrato l’ex assessore Luigi D’Eramo, mentre nell’utima riunione si sono confrontati con il consigliere Stefano Albano, Riccardo Persio e Maurizio Capri.
«Il nostro è un movimento apolitico e apartitico» spiega Ugo Mastropiertro, insieme a Marco Valloni, a margine dell’ultima riunione. «Vogliamo proporre sia alla maggioranza che all’opposizione un documento che contribuisca alla vivibilità del centro storico».
Tra le richieste dei commercianti, parcheggi regolamentati per gli operai della ricostruzione e tutti coloro che lavorano in centro: «A parte i mezzi che servono per lavorare, chiediamo che i mezzi di trasporto vengano lasciati fuori dal centro, con apposite navette fino a tarda ora, fruibili anche dai clienti dei locali del centro. Chiediamo inoltre parcheggi a tempo per i clienti degli esercizi commerciali». Per quanto riguarda i cantieri, i commercianti chiedono al Comune anche di limitare i permessi aperti, definendone di volta in volta tempi e modalità.
All’interno dello stesso odg, dovrebbero poi essere inseriti riferimenti a sicurezza e decoro urbano, dai bagni pubblici, all’illuminazione, alla videosorveglianza.
«Siamo convinti che L’Aquila diventerà un gioiello, come vogliono tutti, ma nel frattempo chiediamo solo il minimo indispensabile per sopravvivere».
Per arrivare all’obiettivo, i commercianti stanno valutando di unirsi in un sindacato: «Siamo poco rappresentati, a tutti i livelli, e abbiamo bisogno di portare le nostre istanze su tutti i tavoli, locali e nazionali». Intanto è in preparazione il documento, che dovrebbe arrivare all’attenzione del consiglio dopo le commemorazioni del 6 aprile.