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Santo Stefano di Sessanio, luci e ombre tra le pietre a dieci anni dal sisma

28 marzo 2019 | 06:44
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Santo Stefano di Sessanio, luci e ombre tra le pietre a dieci anni dal sisma

A 10 anni dal sisma continua la ricostruzione a Santo Stefano di Sessanio. Tra cantieri pubblici e privati, quello che manca è la forza umana. L’intervista al giovane sindaco Santavicca

È una ricostruzione che viaggia su due binari paralleli e a diverse velocità.

Da un lato c’è il privato e il passo di gamba è grossomodo spedito. I numeri parlano di un 60% di attività ormai ultimate, per un impegno economico pari a circa 25 milioni di euro. Diversi sono, ad oggi, i cantieri in riconsegna, tutti finanziati dalle risorse economiche destinate alla ricostruzione dall’Usrc di Fossa. Perno, in senso lato e letterale, della ricostruzione pubblica, invece, la torre, simbolo del borgo di pietra e di una ricostruzione che, nel suo cammino, ha incontrato più di qualche ostacolo.

ricostruzione a santo stefano di sessanio
lavori torre santo stefano

Ricostruzione a Santo Stefano di Sessanio, la Torre.

Ripartiranno a giorni i lavori che restituiranno alla piccola comunità il suo luogo più caratteristico: una torre che, dall’indomani del sisma del 2009, era sparita nel quadro che offre di sé Santo Stefano di Sessanio,un’autentica cartolina a cielo aperto.I lavori di ricostruzione, partiti nel luglio scorso, hanno subito uno stop nel periodo invernale appena alle spalle, ma riprenderanno a giorni, per essere portati a compimento. Ruotano intorno alla cifra di un milione e 500mila euro.

«Non siamo ancora a metà del lavoro sulla Torre, ma lo scheletro torna, pian piano, ad essere quello di un tempo. Si è arrivati a rimettere in sesto già 8 metri della struttura, crollata, con il sisma, di almeno ¾ del suo volume originario», spiega alla redazione del Capoluogo il sindaco Fabio Santavicca.

torre santo stefano di sessanio

Sul tappeto delle macerie lasciate dal terremoto, poi, altri piccoli crolli strutturali. «La Ricostruzione, tuttavia, pur tra qualche difficoltà, procede». Ne sono la prova le 25 pratiche di aggregati ufficialmente consegnate.

aggregati ricostruzione santo stefano grafico

Dieci anni dal sisma, oltre la ricostruzione materiale.

In mezzo alla distruzione di polveri e calcinacci, il sisma del 2009 ha lasciato dietro di sé anche sentimenti, spesso dati per scontato. Il sindaco Santavicca, che nel 2009 era un semplice cittadino aquilano e al tempo stesso nipote di nonni originari e residenti a Santo Stefano, ricorda. «Quando tutto intorno è emergenza e catastrofe, la marcia in più per ripartire, già nell’immediato, è lo spirito di solidarietà tra la gente. Dopo la scossa del 6 aprile, qui a Santo Stefano è stato subito allestito un centro d’accoglienza all’interno della sala polifunzionale. Le prime forme di soccorso sono state offerte agli anziani del paese, per i quali si sono prontamente attivate tutte le signore del posto. Tutti si sono rimboccati le maniche e non per asciugarsi le lacrime».

Quando ricostruzione fa rima con rinascita.

Santo Stefano, ad oggi, conta circa 70 abitanti nel periodo invernale. Una popolazione che aumenta sensibilmente con la bella stagione. Il numero di residenti, da dieci anni a questa parte, è inevitabilmente sceso, ma negli ultimi tempi si registrano dati positivi, «che fanno respirare ottimismo e che annunciano una possibile inversione di tendenza. C’è ancora, infatti, chi sceglie Santo Stefano, non dimenticando l’amore per le proprie radici».

cantieri privati santo stefano

Rilevante il fattore turismo, nell’ottica di una ricostruzione che punti a valorizzare sempre più uno dei borghi più belli d’Italia. «Negli ultimi anni sono stati registrati importanti flussi turistici con destinazione Santo Stefano di Sessanio. Non abbiamo dati certi, ma raggiungiamo i 25mila passaggi annui sul nostro territorio. Ovviamente i movimenti turistici ruotano attorno ad un itinerario ben preciso: non solo Santo Stefano, ma anche Rocca Calascio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio. Un tour completo della zona. Certo è che la ripresa economica, soprattutto per quanto riguarda il settore privato, sta andando avanti. È innegabile che ci siano situazioni di difficoltà, ma noi guardiamo al futuro con ottimismo», sottolinea Santavicca.

arco santo stefano di sessanio

Manca, allora, soltanto un fattore. La forza umana. «La ripresa passa anche attraverso i servizi offerti. Il nostro territorio offre più di 20 strutture e attività ricettive, numeri importanti rispetto alla superficie di estensione. Una maggiore presenza umana, però, sarebbe ulteriore fonte di ricchezza, per uno sviluppo possibile con la forza del coraggio e con la fiducia in un posto che potrebbe dare ancora tanto», conclude il sindaco. Perché la roccia si potrà forse scalfire e potrà pur crollare, ma Santo Stefano, a dieci anni dal sisma, è ancora vivo e, presto, tornerà a dominare il panorama, dall’alto della sua imperiosa torre.