Bimbi in tour, i cinque sensi per scoprire il mondo che ci circonda con Carrefour

I punti vendita Carrefour dell’Aquila hanno offerto una gita di svago ed educazione ai bambini delle terze elementari della De Amicis, con particolare attenzione ai prodotti tipici
I punti vendita Carrefour dell’Aquila, in questo giorno, hanno offerto una gita di svago ed educazione ai bambini delle terze elementari della scuola De Amicis.
Una gita alla scoperta della capacità di utilizzare i cinque sensi per comprendere il mondo che ci circonda.
Lo scopo è stato quello di far avvicinare i bambini agli alimenti di cui si parla tanto perché vicini a loro in un più generale progetto di educazione alimentare.
Con questa manifestazione Carrefour Italia continua ad essere punto di riferimento per il territorio aquilano a dimostrazione che l’azienda resta supporto fisso nella rinascita della città.
E’ stata una vera occasione sociale in cui si è offerto ai bambini di conoscere in modo più specifico la realtà del territorio locale da un punto di vista naturalistico e delle ricchezze alimentari.
Le aziende che hanno collaborato sono state il Biscottificio Norscia ed il Torronificio Fratelli Nurzia e la guida Paola Cantalini.
Alle 9.00, dopo il benvenuto, la partenza dal punto di vendita Carrefour Market di via Panella diretti a visitare il Biscottificio Norscia a San Demetrio dei Vestini. I bambini hanno potuto conoscere l’azienda e sono stati coinvolti in laboratorio con la produzione dei biscotti tipici aquilani.
Lasciata l’azienda i bambini hanno avuto modo di fare una passeggiata presso il sito archeologico di Peltuinum pposto a confine tra i comuni di Prata D’Ansidonia e San Pio Delle Camere. Carrefour durante questo momento ha offerto la merenda e regalato alcuni gadget.
Alle 11.30 la gita è proseguita al paese di San Pio Delle Camere, dove il gruppo è stato accolto il Sindaco Pio Feneziani presso la Fattoria Didattica dell’agriturismo Lo Scrigno di Porpora.
In questa fattoria immersa in un’oasi di pace, i bambini hanno ammirato tutti gli animali in cattività (cervi, daini, mufloni, pavoni, tacchini, papere, galline ecc). Inoltre hanno approfondito, facendo attività didattica, le conoscenze del mondo rurale. Hanno potuto ammirare anche i cani alla ricerca del tartufo.
“Abbiamo condiviso con i bambini i temi legati al cibo che è cultura quando si produce, quando si prepara e quando si consuma. Rappresenta la nostra identità ed è uno strumento per esprimerla e comunicarla essendo saldamente legato alla storia dell’uomo, alla salvaguardia della natura e alla riscoperta di legami con il territorio profondamente identitari” si legge nella nota di Carrefour.
Alle 13.00 è stato il momento del meritato pranzo al sacco presso un accogliente ristoro.
Dopo pranzo la gita è proseguita verso Caporciano, dove i bambini hanno potuto ammirare la Chiesa di Santa Maria dei Centurelli, una bellissima Chiesa di notevole importanza storica per la sua posizione strategica lungo il tratturo L’Aquila – Foggia che è stata luogo di sosta delle greggi durante il periodo della Transumanza.
Risalendo verso il pendio, intorno alle 15.00 abbiamo visitato il piccolo Borgo medievale di Bominaco, famoso per le sue Chiese Benedettine di Santa Maria Assunta e San Pellegrino. Queste due Chiese facevano parte di un antico complesso Monastico e anche questo luogo era sosta per chi seguiva la strada del tratturo durante il periodo della transumanza.
Subito dopo la volta del Torronificio Fratelli Nurzia dove i bambini visitando la fabbrica durante la preparazione del torrone tipico hanno potuto vedere anche la preparazione delle uova di Pasqua immergendosi in un fantastico ed entusiasmante laboratorio.
Qui hanno scoperto aspetti storici legati ad un alimento in particolare, il torrone, a partire da tempi antichissimi per arrivare ai nostri giorni.
Giunta l’ora del ritorno, ultima tappa di chiusura, il Gourmet di via Vicentini.
“Alla fine della lunga e fantastica giornata potevamo dire di aver fatto scoprire antiche tradizioni del territorio abruzzese che connotano fortemente la loro e nostra identità e di aver scoperto il gusto per un’alimentazione consapevole capace anche di raccontare cultura”
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