Elezioni regionali, valanga di ricorsi: il 3 aprile udienza al Tar

Elezioni regionali, si allarga il fronte dei ricorsi contro l’attribuzione dei seggi. Il 3 aprile udienza al Tar. L’assetto in Consiglio rischia di cambiare.
Battaglie incrociate a colpi di ricorso sull’esito delle scorse elezioni regionali del 10 febbraio, che hanno individuato Marco Marsilio come nuovo presidente della Regione Abruzzo. Sul tavolo, diverse contestazioni per quanto riguarda l’attribuzione dei seggi, a partire da quella lanciata da Giovanni Legnini nella conferenza stampa convocata per commentare i risultati elettori e raccolta dai candidati esclusi, Pierpaolo Pietrucci, Donato Di Matteo, Franco Caramanico e Luciano D’Amico. Legnini, infatti, aveva avanzato dubbi sull’attribuzione di 7 consiglieri al Movimento 5 Stelle, arrivato terzo nella competizione elettorale, e 6 (compreso il seggio riservato al candidato presidente) al centrosinistra, arrivato secondo. «La ripartizione dei seggi riportata sul sito del Ministero dell’Interno – aveva detto Legnini in conferenza stampa – non è quella ufficiale, che verrà fatta invece dalla Corte di Appello. Sono convinto che prevarrà l’interpretazione che non violi il principio costituzionale dell’uguaglianza del voto. Non si possono dare meno seggi a chi ha avuto più voti». La Corte d’Appello, invece, ha confermato la suddivisione del Ministero, dando il là ai ricorsi. In realtà la legge elettorale vigente in Regione Abruzzo è abbastanza chiara e parla dell’attribuzione dei seggi «con criterio proporzionale alle liste circoscrizionali», non alle coalizioni. Tant’è che lo stesso Legnini, sempre in conferenza stampa, aveva “tirato le orecchie” al centrosinistra che non aveva provveduto a cambiare la legge. Resta la questione di costituzionalità, ma aprirebbe scenari incontrollabili, visto che risulterebbero sostanzialmente illegittime due legislature. Uno scenario piuttosto improbabile.
Più tecnico il contenzioso all’interno del centrodestra, che riguarda più semplicemente l’attribuzione di seggi; anche in questo caso, però, gli scenari potenziali non sono da poco. In discussione, infatti, anche il ricorso dell’ex consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri, che ha mancato la rielezione, “superato” dall’assessore Mauro Febbo, a cui è stato assegnato il seggio. In questo caso, quindi, un accoglimento del ricorso di Iampieri porterebbe a conseguenze a cascata sui subentri, ma soprattutto a complicazioni piuttosto serie per quanto riguarda l’assessorato e la stessa presenza di Febbo in Consiglio.
A completare il complesso quadro dei ricorsi, la posizione di Gianni Bellisario, di Azione Politica, che ambisce al seggio del vicepresidente del Consiglio Roberto Santangelo, quello di Lucia Ottavi e i nuovi ricorsi di Lorenzo Berardinetti e alcuni elettori della Marsica, che contestano la ripartizione dei seggi.
La prima udienza davanti al Tar, come spiega Il Centro, è prevista per il prossimo 3 aprile.