L’Aquila, Stefania e Sara Luce si raccontano 10 anni dopo quella foto simbolo

Stefania e Sara Luce, protagoniste di una delle fotografie simbolo del terremoto dell’Aquila del 2009, si raccontano 10 anni dopo
Una foto, scattata dal fotografo dell’ANSA Massimo Percossi, che nella sua semplicità mostrava tutta la tragedia del sisma: una mamma con uno sguardo perso lontano e la sua bambina che dormiva stremata alle sue spalle, su una barella in un ospedale da campo improvvisato all’esterno dell’ospedale San Salvatore, anch’esso terremotato.
Quella fotografia fece il giro del mondo, approdò su tabloid e testate internazionali e divenne il simbolo di quel drammatico evento.

Oggi Sara Luce ha 17 anni e ad Enrica di Battista dell’Ansa, insieme alla mamma, ha raccontato quei momenti.
“Ricordo la confusione, la gente che gridava e non sapeva cosa fare e i medici che facevano il possibile per aiutare tutti”, racconta Stefania. “Oggi sono abbastanza tranquilla”, dice Sara Luce, che nel 2009 aveva sette anni e di quelle ore ricorda la paura e l’ansia. Quella foto, una di quelle dei servizi ANSA sul terremoto che hanno vinto il Premio Ischia, arrivò in tutto il mondo.
Stefania e Sara Luce, dopo un periodo passato sulla costa abruzzese, come tanti aquilani, ha fatto poi ritorno nel capoluogo: prima in una casa di famiglia a Picenze di Barisciano e poi a L’Aquila.
A fine anno il ritorno in quella casa lasciata drammaticamente 10 anni fa, oggi ricostruita.