Fabrizio Di Stefano nella Lega, ma niente Europee: “Voglio prima dare, poi ricevere”

6 aprile 2019 | 15:02
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Fabrizio Di Stefano nella Lega, ma niente Europee: “Voglio prima dare, poi ricevere”

Nuove adesioni per la Lega, entra Fabrizio Di Stefano: “Voglio dare il mio contributo, non ambisco alla candidatura alle elezioni europee”.

Il segretario regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, nel corso di una conferenza stampa convocata al Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna” di Pescara, ha presentato ufficialmente l’adesione di Fabrizio Di Stefano al partito. Ad appuntare la nota spilla di Alberto da Giussano, il deputato aquilano Luigi D’Eramo.

«La politica – ha spiegato Di Stefano al microfono del Capoluogo.it – per me è valore, passione e idee, che poi si concretizzano in atti, attraverso le azioni che si compiono nei consessi in cui si viene eletti; oggi purtroppo i valori sono tramontati, le passioni non ci sono e le idee, qualunque siano, vanno bene, mentre nella Lega, sotto la guida di Matteo Salvini, ho ritrovato i valori di riferimento. Salvini vuole un paese normale, dove sia normale essere sicuri in casa propria, nella propria città e nella propria nazione. Credo che la solidarietà sia un valore, ma chi governa ha anche la responsabilità verso gli amministrati. La spinta definitiva verso la Lega mi è stata data dalla partecipazione di Salvini al Congresso delle famiglie a Verona».

Un’adesione, quella di Fabrizio Di Stefano, che però non prefigura una candidatura alle prossime elezioni europee: “Entro nella Lega con lo spirito che mi ha sempre contraddistinto, per dare un mio contributo e non per chiedere, quindi ho scelto di non ambire a una candidatura europea, voglio prima dare qualcosa, per poi vedere riconosciuto il mio lavoro. Ringrazio il coordinatore Giuseppe Bellachioma, con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, il quale mi ha chiesto di seguire le politiche locali a livello regionale. Mi ha fatto piacere che a pormi la spilla di Alberto da Giussano sia stato Luigi D’Eramo, con cui ho condiviso percorsi antichi; ritrovo vecchi amici, come Gianfranco Giuliante, e tanti altri che hanno militato in An, ma soprattutto ritrovo quei valori che da giovanissimo mi avevamo indotto a entrare in politica e di cui oggi la Lega si fa portatrice.